martedì 6 aprile 2010

Stupidità in tutte le salse

Non scrivo molto perchè in questi giorni c'è abbondanza di spunti, non fai a tempo a pensare ad uno che ne arriva un altro: dalle elezioni in poi è una girandola, ma a ben guardare uno dei denominatori comuni è la stupidità. Per non perdere l'abitudine ecco un tris, tanto per gradire.

Al ministro ronchi non piace che per fare i funzionari in Europa non occorra sapere l'italiano ma basta l'inglese o il francese o il tedesco.
Probabilmente è convinto che gli altri 23 paesi saranno d'accordo con lui, altrimenti continuerà solo a farci ridere dietro (a parte il fatto che, anche in Italia, sapere l'italiano non è poi così importante).

Per chi l'inglese lo sa ecco una storia in cui la stupidità genera morte:
due telecamere vengono scambiate per armi ed è una carneficina.
Di fronte ai morti il militare dice: "bello!".
Arrivano dei soccorritori e vengono uccisi. Dentro il pulmino ci sono due bambini. Colpiti anche loro.
Il solito militare si giustifica: "la colpa è loro che li portano in battaglia".


Risalendo nella catena del comando, si capisce che queste persone non sono morte solo per la stupidità ma soprattutto per il petrolio. (fonte)

La giustificazione del militare mi porta all'altra giustificazione di questi santi giorni: "non siamo noi che facciamo male ai bambini, sono gli altri che ce l'hanno con noi": rimbombata da San Pietro fin nella più piccola delle chiese. "Siamo come gli ebrei di fronte all'olocausto".
Una stupidaggine così colossale che non serve nemmeno ricordare che gli ebrei erano le vittime e non i carnefici e che il cristianesimo cessò di essere perseguitato con l’editto di Costantino nel 313, mentre con l’editto di Teodosio nel 380 diventò religione di stato, iniziando a sua volta a perseguitare, senza però smettere di lamentarsi, per i successivi 16 secoli.

Vedi anche: Fuori dal calice

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