La fine dell'anno scolastico è sempre più calda.
In una scuola il cui stato sfugge agli stessi genitori si stanno svolgendo gli scrutini.
Vengono certificate promozioni in totale contrasto con la severità proclamata dal ministro Gelmini. Ed alla carota (avvelenata) proposta ai ragazzi e alle loro famiglie si contrappone il bastone su chi nella Scuola lavora.
Nel silenzio più totale la Scuola, prima ancora della Giustizia e dell'informazione è stata resa inoffensiva. Non importa se così si è cancellato irreversibilmente il futuro di un paese e la vita dei suoi futuri cittadini: l'istruzione è un pericolo e come tale va eliminata.
La macchina è a pieno regime: licenziamenti, tagli di ore, di insegnanti di materie e di programmi, fine dei finanziamenti, taglio degli stipendi, stupide vessazioni portate avanti da dirigenti obbedienti ed ossequiosi.
La classe docente è stata a lungo inerte e spesso connivente, in pochissimi si sono lamentati apertamente di quel che stava accadendo, ma nei consigli di classe abituati a vivere alla giornata comincia a farsi avanti la paura, la paura per il futuro.
Ieri e oggi all'Istituto Tecnico Industriale "Mattei" di Vasto è accaduto un fatto che fino a poco tempo fa era inimmaginabile. Dopo tante umiliazioni, quando sembrava che non avessero più alcuna dignità, i docenti si sono uniti per una protesta e abbiamo completamente bloccato gli scrutini.
Poichè per bloccare uno scrutinio basta un solo docente in sciopero, gran parte di noi si è tassata per compensare la trattenuta dei pochi che hanno effettivamente scioperato.
Abbiamo così ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo, senza regalare nulla a Tremonti, Brunetta e Gelmini.
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1 commento:
Grandi!
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