Il mio silenzio delle ultime settimane non è dovuto alle vacanze. Dopo anni passati a segnalare gli scricchiolii ora ci siamo davvero, stiamo prendendo velocità lungo questo scivolo nella nebbia.
Non serve scrivere dei crolli dell'economia, si sapeva ma non si credeva che l'America aveva i piedi d'argilla, si sapeva ma non si credeva che l'Italia stava peggio e non meglio, si sapeva ma non si credeva che a pagare sarebbero stati sempre i soliti, si sapeva ma non si credeva che ai limiti delle grandi città del mondo c'è la rabbia degli esclusi dal sogno senza riposo dei consumi.
A cosa servirebbe ora scrivere di tutto questo, basta leggere la cronaca.
Ma se io sapevo cosa sarebbe accaduto, chi opera al livello economico-speculativo non solo lo sapeva, essendone la causa, ma ha preparato da tempo la strategia di uscita per perpetuare la propria esistenza.
Il crollo delle borse assicura i guadagni di pochi, mandando in fumo tutto il resto. Non è un problema dei ricchi perchè le vere ricadute sono sulla sanità e sulle pensioni, in Italia come in America.
Dove vivo io il fondo del barile per la speculazione si chiama: cemento, petrolio, discariche, inceneritori.
Quel che si può fare ora è cercare di guardare oltre, di costruire il dopo. Il dopo che qui è il "Parco della Costa teatina". Il Parco Nazionale impedirebbe le speculazioni a favore delle persone normali, presenti e future, ed allora si muovono contro il Parco, in silenzio ed agendo sulla politica obbediente.
Questo è qualcosa di cui non parlano i giornali e di cui posso parlare io. E' un progetto per un futuro migliore che posso perseguire, a cui dedico il mio tempo.
Voglio quindi parlare di come una popolazione venga distratta e ingannata dopo essere stata educata all'indifferenza e all'obbedianza e di come - forse - la stessa popolazione si risveglierà.
In parallelo - mentre io sono indaffarato altrove - riprendono i commenti dei miei troll: caro/i io vi lascio fare solo "per ricordarmi la mia distanza dalle stelle". Per ricordare che la prima difficoltà è in mezzo a noi perchè molti agiscono contro se stessi: alcuni per piccoli interessi immediati, altri perchè credono ancora nelle favole ed infine ci sono quelli che lo fanno solo per il piacere di farlo (da qualche parte al nord si dice che "c'è chi mette le balle sulle rotaie del tram per sentire i sciopp" - chissà se il mio troll nordico mi può aiutare con la citazione in dialetto?).
Avanti così dunque, il mondo ha cominciato a correre.
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2 commenti:
Apocalittico o profetico il nostro Lorenzo?
No, semplicemente catastrofista a prescindere, sempre e comunque (soprattuto se governa la Destra!
E se di tutto ciò fosse colpa di Berlusconi?
Io, se fossi in te, buon Lorenzo, non lo escluderei a priori...
Intanto ci rallegri questa strana estate (piove, governo ladro!) con le tue involontarie disquisizioni comiche...
Grazie
:)))))))))))))))))))))))))))))))))
Ottimo post, tutto quello che può fare il sistema ora è cercare dei palliativi per prolungare l'agonia (che però renderanno peggiore il crollo)... ad ogni accenno di "finta ripresa" preparati ad altrettanti troll felici di cretere che si possa continuare con il "business as usual".
Scrivere serve, per mettere prima di tutto i puntini sulle i: dall'alto arrivano solo idee di "condividere i sacrifici" che si tradurranno in puntuali socializzazioni delle perdite, vigilare e comunicare è essenziale!
Grazie
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