sabato 29 agosto 2009

Basta!

Gli scricchiolii di cui parlavo tempo fa sono oggi diventati il rombo di un terremoto. Va in onda una lotta all'ultimo sangue per il potere.

Tutto accade alla luce del sole, con la certezza che gli italiani non possano ormai più risvegliarsi: un tempo il potere prendeva ignari contadini e ne faceva carne da macello, oggi con la stessa arroganza arruola i suoi tifosi tra i telespettatori.

Questa lotta ha però i tempi stretti: perchè non si può fare a meno del nuovo duce, ma il duce è vecchio. Pochi anni lo separano dalla fine, e chi sta alla sua ombra sa che deve consolidarne l'opera in fretta.

Non c'è tempo per le scaramucce, via dalle trincee e avanti all'attacco frontale all'arma bianca.

Eccoci quindi alle palate di merda che volano da ogni parte, lanciate da leccaculi ignoranti che finalmente si sentono a loro agio e razzolano liberi e gonfi in questo porcile.

Tutto accade senza che si alzi un coro che dica l'unica parola che andrebbe detta: "basta!" e che denunci questo re che non solo è nudo ma che ha sempre l'uccello in mano.

Sono sicuro che chi dovrebbe farlo non lo fa, limitandosi ad una vuota e timorosa rappresentazione dell'indignazione ad esclusivo favor di telecamera, per il timore di essere, anche lui, immediatamente ricoperto di merda. Una ricopertura che, anche di questo sono sicuro, sarebbe pure circostanziata.

Il caso del direttore dell'Avvenire - assieme alla denuncia a Repubblica e al mondo intero, rei di aver fatto delle domande - rappresentano il nuovo livello di questa guerra.

I metodi sono quelli mafiosi - a ulteriore conferma dei legami di questo potere con quell'ambiente - è una intimidazione di quelle che si usano per piegare chi resiste e terrorizzare gli altri: non sono più le mezze parole di velate minacce, queste sono bombe sottocasa.

Il giornale di berlusconi dice chiaramente: nessuno di quelli che in questo paese hanno legami con il potere (compresa questa opposizione) deve parlare, perchè nessuno è pulito e - qualora l'imperatore dovesse cadere - noi abbiamo i mezzi e le informazioni per trascinarli con noi.

Nessuno si salverà, le cariche esplosive sono già pronte, senza di noi ci sono solo rovine. La scelta è tra l'Italia attuale: rovinata ma ancora per un po' capace di nutrire questa classe di parassiti, ed una completamente distrutta - in preda ad una guerra civile tra tifoserie - e pronta ad essere presa al guinzaglio da un nuovo e più violento potere.

Il futuro mi sembra ogni giorno più nero, ci sarà da fare, rimbocchiamoci le maniche.



Da vedere in modalità schermo intero
dal sito Manipolazioni

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