A loro le regole danno fastidio, e sono così abituati che quando qualcuno li ferma si lamentano, strepitano danno la colpa agli altri, minacciano. Tutto giustificato, pubblicizzato e amplificato dalla TV.
Vorrei allora che qualcuno mi spiegasse con che coraggio io possa andare a scuola e con fare severo dire: "Non hai portato la relazione in tempo, i patti erano chiari: ecco qui il tuo uno a norma di POF e avanti un altro".
In un paese dove si rispettano le regole se ne tornerebbe al banco in silenzio e con le orecchie basse.
Invece li dovreste sentire, hanno imparato benissimo la lezione della TV: prima le scuse, poi le suppliche, i lamenti, le sceneggiate contro le persecuzioni, ed infine le minacce: " se tu (tu!) lo fai io ti taglio le ruote della macchina" - "Guarda che hai perso un'occasione per stare zitto" - " e perchè? io queste cose le faccio davvero" (Classe quarta sup. - ieri).
A questo punto l'eroico professore registra con mano tremante l'uno a norma di POF e sa che non è ancora finita: perchè arriveranno le rimostranze di genitori, colleghi e dirigenti.
Inutile soldato a presidio di una trincea abbandonata.
4 commenti:
Ha perfettamente ragione!
La classe dirigente è l'esempio per il popolo.
sono una maestra. che dire....
fate come vi dico ma non fate ciò che faccio...CHE TRISTEZZA E CHE INGIUSTIZIA!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ti vorrei come prof per le mie ragazze!!!
M
@ Mario
Se abiti da queste parti (Vasto - Chieti) fammelo sapere, perchè ci potremmo immaginare qualcosa - per i ragazzi passando per i genitori.
Ciao da lorenzo
Posta un commento