Nel caos più generale, senza professori, senza sedie, senza più controllo, riprende la scuola.
Dirigenti più realisti del re cercano di esaudire i desideri superiori (in assenza di leggi) e si portano avanti sul lavoro puntando diretti alla distruzione della classe docente. Inutile dire che chi andrebbe davvero buttato fuori a calci si è già messo al riparo. La corte si è così riempita di signorine Silvani, cagnolini da lunotto e sindacalisti con famiglia.
La nave - come tutto il resto - affonda. La missione è quasi compiuta.
O forse - anche qui - è semplicemente arrivata la fine di un'epoca.
Per non saper ne leggere ne scrivere ecco il mio consiglio del primo giorno di scuola per studenti, figlie e colleghi:
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