lunedì 1 novembre 2010

Report - ambiente

La puntata di Report di ieri sera è stata straordinaria.


Abbiamo visto l'Edison affermare che non succederà mai niente sulle piattaforme e che - comunque - dopo 15-20 anni tutto tornerebbe meglio di prima.

Abbiamo poi visto cosa succede davvero in fondo al mare: le reti piene di catrame dopo venti anni dal disastro della Haven. Catrame scartavetrato via dagli scampi pronti per le tavole dei ristoranti.

Abbiamo visto gli amministratori - che quel pesce mangiano - affermare sicuri che non c'è più nulla in fondo al mare.

Abbiamo visto come tutti i governi prima non abbiano battuto i pugni sul tavolo per un risarcimento che avrebbe dovuto essere pagato dalle compagnie petrolifere, poi hanno usato i pochi fondi per tutt'altro ed infine hanno semplicemente affermato che il problema era risolto e il mare era di nuovo blu.

Abbiamo visto la faccia di chi "scrive" le valutazioni di impatto ambientale ed è stata la conferma di quanto sapevamo: sono solo degli incapaci approfittatori.

Abbiamo visto una "società" petrolifera con capitale sociale di 10.000 euro e sede nell'abitazione privata di un commercialista di un paesino delle Puglie.
Abbiamo visto che neppure sanno di trivellare su di un vulcano attivo e che mentono ai loro azionisti.

Abbiamo visto Terlizzese (Direttore Generale delle Risorse Minerarie) al MSE che non sapeva cosa rispondere.

Abbiamo visto capodogli morire con lo stomaco pieno di rifiuti, forse scappati di fronte agli air-gun con cui si cerca il petrolio. E abbiamo avuto la conferma che ci mentono quando dicono che sono innocui.

Abbiamo visto la corsa alle biomasse e di come la buona idea di usare i residui legnosi e la filiera corta viene stravolta da chi si vuole solo arricchire ed alla fine si emette più CO2 di quanto accada con i combustibili fossili. Abbiamo avuto la conferma che se in Italia si facessero solo la metà degli impianti richiesti non ci sarebbe più nulla da bruciare. Dopo il paese delle raffinerie e dei gasdotti stiamo diventando il caminetto dell'Europa (per non parlare dell'olio di palma).

Ed infine abbiamo visto come un solo buon amministratore possa risolvere il problema dei rifiuti dando anche lavoro, e di come il potere centrale dei consorzi e degli inceneritori lo abbia immediatamente rimosso a dimostrazione del fatto che "il buon esempio è pericoloso".


Qui sono i link alla puntata con i testi ed il video:

Mare nero

Biomasse di massa

C'è chi dice no

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Lorenzo
ieri sera tra una poppata e l'altra sono riuscita a vedere Report. Che tristezza vedere il pezzo "Mare nero". Io che mi affanno a preparare le verdurine, la carne e il pesce fresco a mio figlio per non dargli i prodotti confezionati(maggiori conservanti e continua produzione di spazzatura).Sono francamente affranta e mi chiedo che mondo lascerò a mio figlio. Sabina