martedì 30 agosto 2011

Aiuti umanitari


Dal 31 marzo noi occidentali scarichiamo amorevolmente bombe sulla Libia per proteggere la sua popolazione (e se qualche volta sbagliamo siamo giustificati dalla voglia di fare del bene). Abbiamo armato una minoranza sanguinaria ribelle, abbiamo pagato mercenari e abbiamo mandato sul terreno le forze militari d'elitè. Ma ancora oggi non siamo riusciti ad impadronirci del paese e forse non ci riusciremo mai perchè il nostro alleato al-Qaeda difficilmente ce lo permetterà.

Questa è semplicemente la storia che nessuno racconta.

Qui c'è - giorno per giorno - l'elenco delle bombe ufficialmente sganciate sulla Libia: il 25 agosto erano in tutto 2708.


sabato 13 agosto 2011

Il paese dei balocchi


"Quel che sta succedendo è solo un episodio temporaneo. Tra qualche mese, passata la bufera dovuta agli speculatori finanziari nascosti in un livello segreto e indecifrabile di internet, tutto tornerà come prima. Potremo tornare a comprare automobili, a fare lo sciopping, a prendere l'aereo per villaggi turistici loucost in mete lontane. A desiderare l'aipad, il condizionatore, a vestirci alla moda ....... "

O forse no, forse le favole sono definitivamente finite. Quei cinquant'anni di follia che abbiamo vissuto sono ormai alle spalle. Come sembrano già lontani i giorni delle file alle casse dei supermercati, dietro a decine di altri carrelli stracarichi.

Il paese dei balocchi è svanito e si sente ragliare ovunque. E come tanti lucignoli c'è già qualcuno pronto per comprarci a prezzo di fallimento, e attenti a non azzopparvi se non volete diventare pelle per tamburi.






giovedì 11 agosto 2011

Il mondo ha cominciato a correre

Il mio silenzio delle ultime settimane non è dovuto alle vacanze. Dopo anni passati a segnalare gli scricchiolii ora ci siamo davvero, stiamo prendendo velocità lungo questo scivolo nella nebbia.

Non serve scrivere dei crolli dell'economia, si sapeva ma non si credeva che l'America aveva i piedi d'argilla, si sapeva ma non si credeva che l'Italia stava peggio e non meglio, si sapeva ma non si credeva che a pagare sarebbero stati sempre i soliti, si sapeva ma non si credeva che ai limiti delle grandi città del mondo c'è la rabbia degli esclusi dal sogno senza riposo dei consumi.

A cosa servirebbe ora scrivere di tutto questo, basta leggere la cronaca.

Ma se io sapevo cosa sarebbe accaduto, chi opera al livello economico-speculativo non solo lo sapeva, essendone la causa, ma ha preparato da tempo la strategia di uscita per perpetuare la propria esistenza.
Il crollo delle borse assicura i guadagni di pochi, mandando in fumo tutto il resto. Non è un problema dei ricchi perchè le vere ricadute sono sulla sanità e sulle pensioni, in Italia come in America.
Dove vivo io il fondo del barile per la speculazione si chiama: cemento, petrolio, discariche, inceneritori.


Quel che si può fare ora è cercare di guardare oltre, di costruire il dopo. Il dopo che qui è il "Parco della Costa teatina". Il Parco Nazionale impedirebbe le speculazioni a favore delle persone normali, presenti e future, ed allora si muovono contro il Parco, in silenzio ed agendo sulla politica obbediente.

Questo è qualcosa di cui non parlano i giornali e di cui posso parlare io. E' un progetto per un futuro migliore che posso perseguire, a cui dedico il mio tempo.

Voglio quindi parlare di come una popolazione venga distratta e ingannata dopo essere stata educata all'indifferenza e all'obbedianza e di come - forse - la stessa popolazione si risveglierà.

In parallelo - mentre io sono indaffarato altrove - riprendono i commenti dei miei troll: caro/i io vi lascio fare solo "per ricordarmi la mia distanza dalle stelle". Per ricordare che la prima difficoltà è in mezzo a noi perchè molti agiscono contro se stessi: alcuni per piccoli interessi immediati, altri perchè credono ancora nelle favole ed infine ci sono quelli che lo fanno solo per il piacere di farlo (da qualche parte al nord si dice che "c'è chi mette le balle sulle rotaie del tram per sentire i sciopp" - chissà se il mio troll nordico mi può aiutare con la citazione in dialetto?).

Avanti così dunque, il mondo ha cominciato a correre.