martedì 29 dicembre 2009

Buon 2010 !

Auguri a tutti !


PC e testa in manutenzione,
in partenza per luoghi remoti
non raggiunti dalla rete

un arrivederci a tutti all'anno nuovo

venerdì 25 dicembre 2009

martedì 22 dicembre 2009

Letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,
portami la tessera del PDL
portamene una di quelle più belle
non farmi stare in pena
non portarla solo a D'Alema

Lo so che son stato coglione,
ma adesso Travaglio e Di Pietro
li infilzo con uno spillone
buono come bondi mi sento
della pay-tv portami un abbonamento

E per farmi davvero contento
ti basta solo un altro momento
non ti preoccupare dei terremotati
che già tanto son stati aiutati
ma chiedi per me alla Befana
che mi porti pure una bella p.....

Petrolio, il punto della situazione

Il rischio di vedere trasformata la “Regione verde d’Europa” in un distretto minerario è ancora più che presente: la legge regionale appena approvata dalla giunta Chiodi - con un repentino cambio di guardia, dopo aver a lungo affermato che non esisteva alcun problema - contiene infatti errori e mancanze che la rendono facilmente impugnabile e aggirabile (ed è stata così approvata nonostante la preventiva e argomentata richiesta di correzioni fatta sia dalla rete di associazioni contro la petrolizzazione dell’Abruzzo che dalle opposizioni). La legge, inoltre, non ha alcun strumento per opporsi allo sfruttamento del mare ed è proprio il mare ad essere sotto attacco. In particolare nel tratto di costa Ortona - Casalbordino - Vasto.

La nuova strategia contro questa trasformazione - pur senza interrompere la raccolta di firme - si è spostata su un piano puramente amministrativo. Le compagnie petrolifere chiedono infatti al Ministero dell’Ambiente i permessi, corredandoli da una Valutazione di Impatto Ambientale. Queste richieste vengono rese pubbliche, dopodichè ci sono 60 giorni di tempo per produrre osservazioni contrarie. Trascorso questo periodo il Ministero decide e nella quasi totalità dei casi, in assenza di osservazioni, concede.

A partire dalla richiesta della Vega Oil per la piattaforma di estrazione Elsa2 (tra Ortona e Casalbordino) sono state prodotte più di 30 osservazioni da parte di privati cittadini, Comuni (tra cui Casalbordino), associazioni, professionisti, esercizi commerciali, organizzazioni religiose, fino a coinvolgere Confcommercio, CNA e la Provincia di Chieti; le osservazioni sono raccolte qui.

Lo stesso è stato poi fatto per i permessi di ricerca nel tratto di mare tra Ortona e Vasto in cui la Petroceltic prevede di spendere trentacinque milioni di euro (vedi allo stesso link indicato in precedenza).

Adesso è il momento di agire contro Ombrina Mare 2 della Medoilgas. Dietro questo bel nome si nasconde un mostro che dovrebbe sorgere a meno di 7 Km dalle spiagge, in 20 metri d’acqua, con desolforizzazione a bordo (un “centro oli” in mare) ben visibile di giorno e di notte.

Entro la fine di Gennaio dovranno pervenire al Ministero il maggior numero possibile di osservazioni dal maggior numero possibile di soggetti. Chiunque abbia a cuore il territorio e il mare di Casalbordino dovrebbe impegnarsi in questo senso, per impedirne l’insediamento ora, perché dopo sarà troppo tardi.

Per informazioni ed aiuti sulla stesura delle osservazioni, oltre al link indicato, fornisco la mia piena disponibilità.

martedì 15 dicembre 2009

Ebola

La statuina ha fatto male, molto male.

Un egocentrico, sostenuto dal coro dei suoi servi persino nella follia di sfuggire al tempo che passa, in un attimo si è ritrovato ferito e sanguinante, colpito proprio in quella sua immagine così curata; afflitto dal dolore che è il segno più evidente della nostra natura mortale.
Colpito senza motivo, perchè chi ha lanciato la statuetta non è diverso dalla vecchina senza tetto che invece lo vuole santo.

Il colpo deve essere stato davvero durissimo e i servi hanno avuto immediatamente paura di fare la stessa fine. Non importa se il pericolo non esiste: chi è abituato a soffiare sul fuoco ha paura di ogni scintilla.
E poi i servi non hanno la stessa scorta del padrone (per quel che è servita) e chi è abituato a colpire vigliaccamente i più deboli - meglio se alle spalle - ha sempre il timore di diventare lui il bersaglio.

Hanno paura che tutto gli crolli sotto i piedi e - ignoranti e violenti - stanno reagendo come sempre hanno fatto: infangando, mentendo, calunniando, offendendo, non lasciando parlare (prima in TV ed ora in internet), accusando gli altri di quanto loro stessi fanno e che agli altri - me per primo - farebbe schifo fare.
Come al solito, con disprezzo per chi li ha eletti, non perdono tempo in Parlamento dove propongono l'ennesima fiducia, ma denunciano l'odio per il loro padrone e lanciano una crociata per distruggere senza pietà chi dissente, affinché l'amore prevalga.




Odio e amore sono le parole di questi giorni: il solito gioco delle appartenenze. O con me o contro di me. Noi siamo i buoni: italiani, anti-comunisti, difensori della chiesa cattolica - gli altri i cattivi: violenti, delinquenti, la feccia.

Il solito polverone che chiama in causa l'irrazionale e le paure per coprire i fatti. Quei fatti che avevano cominciato a fare capolino, su Repubblica, sul Fatto Quotidiano, su Internet, sui Blog, nelle parole di Di Pietro, nelle aule di tribunale e anche in TV.
Quei fatti che potrebbero portare gli italiani a valutare berlusconi e i suoi compari per quel che sono.
Quei fatti che hanno portato tantissime persone in piazza, non per odio ma perchè quel che berlusconi ha fatto e continua a fare si sta rivelando un disastro totale per l'Italia e per gli italiani.
Non è questione di odio, ma di sopravvivenza. I provvedimenti della finanziaria avranno effetti sulla vita di tutti i giorni e non saranno effetti positivi (neanche per chi ha votato questo governo), passeranno invece con un voto di fiducia, nascosti dal rumore delle minacce e dei bollettini medici.

Questo virus Ebola che ha colpito l'Italia sta per ucciderla, il marciume, il pus, la puzza sono in ogni angolo. Questi aspiranti-gerarchi non si rendono neppure conto che - qualora riuscissero ad avere il sopravvento distruggendo definitivamente la parte sana del paese - non gli resterà nulla in mano. Solo tanti sudditi ignoranti da sfamare, ma il grande fratello non riempie la pancia e guardare la pubblicità non serve a molto quando si hanno le pezze al culo. Forse solo allora gli italiani che avranno visto in silvio un rassicurante incrocio tra il duce e padrepio cominceranno ad aprire gli occhi e così - dopo averne tanto parlato a vanvera - si manifesterà l'odio, quello vero - bestiale - non quello virtuale delle sciocchezze che si raggrumano in Facebook.

-------------oo0OOO0oo-------------

Raccontare i fatti, mostrare i trucchi, testimoniare, con l'orgoglio dell'intelligenza, della cultura, dell'onestà, della solidarietà, dell'impegno disinteressato. Questo è quel che possiamo e dobbiamo fare: tutti, ognuno per la sua parte.

Se non ora, quando?

domenica 13 dicembre 2009

Davide contro Golia

Lo dico sempre: "il mondo è pieno di pazzi". Pazzi buoni, sognatori, riservati, persi, ma anche cattivi, tristi, furiosi, violenti, criminali.

Lo ripeto alle mie figlie - con esempi - perchè se ne convincano; sempre più spesso questa constatazione è la spiegazione, la risposta a tante domande, il modo per non farsi fare del male o per evitare guai, ma anche per comprendere ed aiutare chi è in difficoltà.

Ed ora un po' di cronaca:

Silvio Berlusconi ne avrebbe combinata un'altra delle sue ... durante un recente vertice di capi di governo dell'Unione Europa a Bruxelles ...

I leader della Ue stavano discutendo le questioni relative al cambiamento climatico in vista del summit di Copenhagen, in particolare la possibilità di dare maggiori aiuti in denaro alle nazioni povere del Terzo Mondo per combattere gli effetti del surriscaldamento globale, quando hanno notato che Berlusconi era intento a vergare qualcosa con impegno su dei fogli di carta. In un primo momento ... pensavano che facesse dei calcoli per dare il suo contributo al dibattito sulla complessa trattativa. Ma poi si sono resi conto che il premier italiano stava invece disegnando mutandine femminili.

Una fonte avrebbe detto ... che i disegnini, fatti passare di mano in mano agli altri leader presenti, includevano biancheria intima femminile usata da "donne egiziane, mutandoni dell'era vittoriana britannica, slip di seta di stile francese, tanga e g-string", sotto il titolo "Mutandine da donna attraverso i secoli". ... "Nessuno poteva crederci. Lui stava scarabocchiando rapidamente e poi ha messo in giro i suoi disegnini di mutandine femminili. Alcuni erano divertiti. Altri no".
(fonte)

E' in cura da 10 anni per problemi mentali al Policlinico di Milano Massimo Tartaglia, l'uomo che ha aggredito Silvio Berlusconi. Incensurato, la Digos neppure lo conosce. Nessun precedente penale. Quarantadue anni, abita con i genitori in un'elegante palazzina a Cesano Boscone (Milano); l'aggressore di Silvio Berlusconi è un ingegnere elettronico che lavora nell'azienda del padre. Vota Pd, come tutta la sua famiglia, "ma in casa - assicura il padre Alessandro - nessuno odia Berlusconi. Mai fatto politica attiva", spiega il genitore. "Non ha mai fatto del male a nessuno: è un volontario del WWF".
....
Per tentare di ricostruire i trascorsi dell'aggressore e tracciarne un profilo mentale meno approssimato, in serata era arrivata nella Questura di Milano anche la psicologa che ha in cura Tartaglia da 10 anni. Una vicina di casa ricorda che qualche volta sentiva l'uomo "urlare nel suo appartamento". E quando i poliziotti lo hanno trascinato via dalla piazza dopo l'aggressione, ripeteva: "Non sono io. Io non sono nessuno".
(fonte)

Insomma, non sembrava esserci storia, nessuna possibilità per l'ingegnere che vota PD, curato per problemi mentali, in una gara col presidente del consiglio che disegna mutandine per i capi di stato europei: due classi di pazzia troppo lontane per potersi confrontare, come per Davide contro Golia.
Ed invece una combinazione altamente improbabile di eventi si è realizzata: i due si sono trovati vicini tra la folla, il caso ha fatto sì che la mira fosse precisa senza che le guardie del corpo vedessero nulla e che qualcosa o qualcuno deviasse la mano o la pietra.

E così il cordoglio tracima dai TG per il caro viso del presidente del consiglio.
Ma io che da otto anni aspetto giustizia per un errore medico, per una cicatrice sul viso di un neonato, una giustizia che ogni giorno è sempre più improbabile: non fatta da giudici "comunisti" ma da giudici incapaci, sepolta sotto le macerie dell'Aquila e del processo breve; io penso che della faccia di berlusconi non me ne frega proprio niente, che chi semina raccoglie e che - forse per la prima volta - cominci a capire come ci si sente quando ti arriva qualcosa addosso che senti ingiusto ma contro cui sei impotente.

Il senso del gusto

Dico sempre che si devono educare i figli fin da piccoli alla lettura, alla musica, al teatro, al cinema, alla natura, allo stare insieme, alla solidarietà, per contrastare gli stimoli contrari che li bombardano.
Stasera a cena, di fronte ad una disputa su un barattolo di maionese, mi sono reso conto di non avere ancora individuato, almeno coscientemente, un altro aspetto: quello legato al cibo.

Bisogna educare i figli piccoli anche al gusto, non solo per evitare obesità e malattie, ma soprattutto per non privarli di un altro dei piaceri della vita.

Il mio amico Battistino mi diceva che i maiali mangiano di tutto, purchè sia aromatizzato alla banana; se non ci pensiamo finchè sono piccoli, i nostri figli sono destinati a mangiare - provandoci pure gusto - solo porcherie al buon aroma (chimico) di vaniglia.

sabato 12 dicembre 2009

In prima linea

Alla domanda che mi viene regolarmente fatta, sul perchè io insegni invece di fare un lavoro che mi dia più denaro e meno grattacapi, risposi in uno dei primi post di questo blog. Oggi voglio invece farlo con una citazione:

<< Il lavoro ha perso la centralità attribuitagli nella galassia dei valori dominanti. Non è più in grado di offrire quel perno intorno al quale legare definizioni di sé, identità e progetti di vita. Nè è facile immaginarlo nel ruolo di fondamento etico della società, o di perno etico della vita individuale.
Il lavoro ha acquisito un significato principalmente estetico (un "bel lavoro", un "lavoro che piace" - lorenzo) . Ci si attende che sia gratificante per sé anziché essere valutato in base agli effetti reali e presunti che arreca al prossimo o al potere della nazione e del paese, per non parlare di felicità delle generazioni successive. Solo poche persone - e solo di rado - possono vantare il privilegio, il prestigio o l'onore di svolgere un lavoro importante e vantaggioso per l'intera comunità. Quasi mai ci si attende che il lavoro "nobiliti" chi lo esercita, lo renda "una persona migliore", e raramente viene ammirato ed elogiato per tal motivo. Viene invece misurato e valutato in base alla capacità di intrattenere e divertire, di soddisfare non tanto la vocazione etica del produttore e del creatore quanto i bisogni e i desideri estetici del consumatore, di chi cerca sensazioni e di chi colleziona esperienze (produttore, creatore, consumatore si riferiscono tutti alla personalità del lavoratore, in cui oggi prevale il consumatore - lorenzo) >>.

(Zygmunt Bauman - Modernità liquida - Sagittari Laterza)

Io non pensavo di lavorare nella Scuola, ci sono entrato per caso ed eccomi in quella che oggi - in questo paese - è la prima linea di una battaglia per la sopravvivenza. Orgoglioso del mio compito, nella speranza di riuscire, prima o poi, a far comprendere questo stesso orgoglio ai miei studenti.


martedì 8 dicembre 2009

Mi è esploso il PC

Dico sempre che la fine arriva sempre rapidissima, ma faccio solo un backup d'estate e uno a Natale. Tanto per cambiare, il disastro è arrivato nel momento peggiore. Era tutto sotto controllo, un sistema appesantito ma funzionante, una macchina del 2002 rifatta internamente nel 2004. Da allora una sola reinstallazione di Windows XP.

Qualche giorno fa avevo tra le mani un hard disk esterno non funzionante, l'ho tolto dalla sua unità, l'ho alimentatato e collegato con l'apposito cavo USB al PC; è stato visto e letto senza problemi: problema risolto.

Oggi, prima di restituirlo, volevo scriverci alcuni file. Collego l'alimentatore, l'HD gira, collego il cavo USB e cerco l'unità con il mouse, il puntatore non si muove. Qualche secondo e sento puzza di bruciato, stacco subito l'alimentatore, alzo gli occhi e vedo il fumo sotto la lampada della scrivania.

Cerco di capire cosa è bruciato ma l'HD non puzza e l'alimentatore neppure e il fumo non viene da lì, c'è l'immagine sul monitor ma il cursore è sempre bloccato - o cazzo!
Il reset non funziona e neppure il pulsante dell'alimentazione, spengo e riaccendo il gruppo di continuità e la scheda madre comincia a gracchiare "System fail" "system fail" con voce di donna.

Disastro! Tutto mi aspettavo, fuori che inserendo una periferica USB mi prendesse fuoco il computer!

Risultato: è bruciato un chip della scheda madre ma i due hard disk sono ancora perfettamente funzionanti - sospiro di sollievo arrivato dopo un'ora filata di maledizioni.

Da domani dovrò trovarmi un altro PC, un altro sistema operativo, recuperare i dati dai dischi IDE per passarli ai SATA, reinstallare tutto, ecc. ecc.

Meraviglie dell'informatica: come sono contento.

domenica 6 dicembre 2009

NoBday

Fai clic sulla foto per vedere l'album
Una giornata splendida, una Roma illuminata dal caldo sole di novembre ha fatto da quinta a questa manifestazione. C'era tanta gente, veramente tanta, venuta da tutta Italia, non c'era posto per tutti in Piazza San Giovanni.

Tra le tante cose viste, due sono quelle ricordo di più: un papà ed una figlia dell'età della mia più grande, incontrati per pochi minuti sulla metro stipata, il loro legame scritto nell'affetto degli sguardi reciproci, misti alla stanchezza per il viaggio cominciato alle 4 del mattino - da Imperia. Mi è proprio dispiaciuto di non aver portato Margherita, ma ero da solo e temevo che ci potessero essere problemi; invece è filato tutto liscio come l'olio, nessun incidente neanche piccolo, negozi aperti lungo la strada del corteo e saluti dalle finestre.

La seconda è stata una vecchina, probabilmente una barbona, che tutta piegata trascinava la sua valigia a rotelle e i suoi sacchetti, con le ciabatte troppo grandi e i calzettoni a righe, era curiosa ma quando ha saputo che eravamo lì contro berlusconi ce ne ha dette di tutti i colori: "berlusconi si è fatto da solo lavorando, finirete tutti con le pezze al culo, ha fatto tanto per me, prego sempre che viva a lungo, quando morirà dovranno farlo santo".

contenta lei ....

giovedì 3 dicembre 2009

Il richiamo della foresta

Voglio fare quel che mi sento di fare, e quindi sabato - nonostante altri impegni - andrò a Roma per il no-Bday.



Non credo che una manifestazione cambierà le cose, ma non si sa mai, potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso e io voglio comunque esserci.

Sono anche sicuro che ci sarà qualcuno che ci vorrà tirare per la giacchetta ma non me ne preoccupo. Se anche una regia ha fatto scoccare la scintilla, il fuoco prende poi direzioni autonome e impreviste.

E il fuoco è pronto a scoppiare, sono sempre di più quelli che perdono la pazienza. Basta guardarsi intorno.

E' un sentimento che si allarga come un'onda; forse gli esponenziali ci inganneranno un'altra volta, ma invece di un disastro ci faranno la sorpresa di veder sparire berlusconi prima ancora di capire quel che sta succedendo.

Bisogna allora prepararsi al dopo, perchè non è possibile che berlusconi venga sostituito da fini o da bersani e che tutto vada sostanzialmente avanti come prima. Il crollo - questa volta - se li deve portare tutti via, sarà l'unica soddisfazione tra le macerie fumanti del nostro paese.

Ed è per questo che vado, per stare assieme a chi ha finalmente chiaro che non c'è più nessuno a cui delegare e che bisogna fare da soli. Per trovare compagni con cui ripartire dopo il naufragio.

Vado per respirare un po' di aria normale, per stare in compagnia e per ritrovare la speranza.