lunedì 28 novembre 2011

Incapaci

Incapaci erano e ci hanno lasciato nelle mani di berlusconi. Incapaci sono e non sanno da dove cominciare per rimettere assieme i pezzi. Incapaci saranno e ci riporteranno berlusconi.


(Da RadioEco di Pisa)

domenica 13 novembre 2011

Avanti così

Mentre berlusconi se ne andava, ero ad un incontro di persone che vogliono fare politica e che avevano invitato il centrosinistra a discutere del ruolo dei partiti.

Un incontro cortese, senza forconi nè cenni espliciti alle loro degenerazioni e colpe.

E i partiti del centrosinistra si sono presentati coi loro esponenti più importanti. I partiti ospiti dei cittadini - la terra che ritorna a girare intorno al sole.

Dal palco hanno tutti cercato di rivendicare la propria importanza; con qualche autocritica ma senza esagerare. I movimenti e le associazioni sono utilissimi, ma da soli non vanno da nessuna parte. Attenzione poi all'antipolitica.

Mi chiedevo: come chiamare le persone presenti e gli organizzatori? Movimento o associazione sono parole che non mi sono mai piaciute. Il movimento richiama qualcosa di estemporaneo, fine a se stesso, senza una direzione definita, intrinsecamente inconcludente. L'associazione è qualcosa di chiuso, di limitato a chi ne fa parte, intrinsecamente esclusiva.

Poi ho capito: come detto all'inizio sono solo persone normali che ricominciano a fare Politica. L'antipolitica - poi - non esiste; è un trucco: prima si diceva che la politica era una cosa sporca da cui stare lontani; ora che qualcuno ha cominciato a pensare di ripulirla - nonostante la puzza - si dice che è "antipolitico".

Sono invece queste persone normali che troveranno le idee, le soluzioni, i progetti, la "linea" si sarebbe detto una volta. Da lì verrà la nuova classe dirigente.

I partiti ne potranno solo prendere atto, procedere a una fortissima autoepurazione e chiedere asilo (forse qualcuno ci riuscirà) o verranno semplicemente sostituiti.

Ieri è caduto berlusconi, 17 anni fa scomparvero DC, PSI, PSDI, PLI, PRI e nacquero Forza Italia, Lega e IDV; nonostante questo in tanti pensano che il loro partito sia eterno e di poter rimanere comunque in sella.

Mentre parlavano pensavo al figlio che un giorno trova il coraggio di dire al padre che non vale niente, che quei quattro soldi che gli passa gli sono diventati troppo pesanti per stare zitto e ubbidire, e poi apre la porta di casa e se ne va.

Forse - dopo non essere cresciuti per quasi ventanni - stiamo diventando grandi.

sabato 5 novembre 2011

Il sangue dei bambini

Mentre ci dicono che tutto va bene, due bambine muoiono annegate lungo le strade della loro città, stritolate nella morsa del clima e del cemento. La morte scende dal cielo e ti coglie impreparato perchè nulla sai e nulla sai perchè non devi sapere. Tutto è ormai fuori controllo e la paura ci colpisce da direzioni inaspettate. Per anni ci hanno detto che il pericolo era lo straniero, il diverso, ancora oggi i cani puntano i meridionali, ma pian piano i dubbi crescono e la verità si fa strada. In televisione molte mani si muovono nervose mentre altri si propongono come la (nuova) soluzione, l'argine, la macchina del tempo e mostrano la bacchetta magica a quelli che credono essere il solito pubblico. Ma molti occhi sono già aperti e questa volta non ci sarà pietà neppure per gli idioti.

Sapevo che tutto sarebbe crollato, ma quando questo si fa sostanza nei corpi senza vita di due bambine provo una rabbia dolorosa e feroce.


E per le strade il sangue dei bambini
correva semplicemente, come sangue di bambini.