lunedì 6 giugno 2011

Yankee go home

La strada per Bomba è piena di lenzuola con scritte contro la raffineria, scritte che continuano dentro il paese.
La sala è strapiena, sul palco un salottino con poltrone bianche - in stile televisivo - con tanto di piante. Ci sono molte telecamere professionali che riprenderanno tutto.

Comincia la presentazione con le diapositive in italiano, lette in inglese e poi ritradotte in italiano dai due traduttori, e subito si capisce l'aria che tira: la Forest è convinta che i Bombesi siano dei cretini.
Una presunzione chiarissima ma i presenti - invece di cacciarli subito a calci nel culo - reagiscono con la voce, senza improperi o urla ma con una serie continua di domande, osservazioni e prese in giro.

La Forest cerca di convincere la popolazione sulla bontà dell'impianto così (*):

Impatto visivo


Non è una raffineria - nel senso che (dopo una contestazione vocabolario alla mano) non raffina "oil" cioè petrolio

Occupa meno spazio di un centro commerciale (con fotolocalizzazione che lo dimostra confrontandolo con il Megalò di Chieti scalo)

Sarà colorato in modo da confondersi con l'ambiente e realizzato in pietra locale (il rendering lo fa sembrare una via di mezzo tra un lager ed un agriturismo)

Dopo 14 anni tutto tornerà come prima.

Benefici economici

L'impianto porterà occupazione e benefici economici a Bomba e all'Abruzzo consistenti in 12 persone assunte durante i 14 anni di produzione e 2 milioni di euro all'anno per la regione Abruzzo di cui 383.000 per il comune di Bomba.

Negli anni 60 la scoperta del giacimento di Cupello fu un importante fattore per la rinascita sociale ed economica di San Salvo e arrestò la crescente emigrazione .

Subsidenza

Si comincia con la bugia che l'ENI e l'AGIP abbandonarono il giacimento solo perché non redditizio

La subsidenza non crea danni né alla diga né alle altre strutture

Non ci saranno problemi perché dal 1961 per 30 anni a Cupello venne estratto gas e non è successo niente

La Forest ha studiato il problema con esperti di fama mondiale (compreso il responsabile italiano del comitato per la salvaguardia della Torre di Pisa).

A precisa domanda rispondono imbarazzati che il loro tecnico che ha paragonato Bomba al Vajont non sta più con loro ma era solo un consulente che non aveva le competenze per dire quel che ha detto.

La subsidenza indotta è minima ed estremamente graduale, la riduzione di pressione e la subsidenza vengono quasi integralmente recuperate al termine dell'estrazione del gas; comunque si tratta di soli sette centimetri.

Comunque sia hanno previsto una rete di 25 sensori gestita dall'America ma che avverte automaticamente l'ACEA, la Forest e il Ministero delle infrastrutture se qualcosa si muove più velocemente del previsto (come se non si fidassero tra di loro).

Nessuno ha risposto alla domanda su cosa fare - in caso di allarme - dell'acqua del lago e dei 15.000 abitanti della valle.






La popolazione paziente continuava - nonostante tutto - ad ascoltare e a rispondere punto su punto.

Ma il bello doveva ancora venire.

Impatti sanitari

L'impianto non produrrà emissioni dannose per la salute

L'impianto non produrrà odori e rumori che disturberanno la popolazione

Le concentrazioni in atmosfera saranno circa la metà di quelle che si hanno in cucina quando si tiene acceso il gas.

Le osservazioni alla VIA - anche in questo caso - devono avere fatto molto male. Infatti il progetto ora prevede un nuovo metodo per ridurre le emissioni di H2S. Si è pensato di usare una tecnologia utilizzata per il biogas (lo stesso impianto che hanno fatto vedere agli amministratori locali e regionali durante il viaggio in Olanda - pagato dalla Forest - impianto che trattava le acque reflue di una cartiera).
Un metodo naturale - perché basato su batteri - e quindi il più ecologico possibile.

Viene allora osservato che gli impianti presenti nel mondo trattano quantità di gas molto inferiori di quelle dell'impianto di Bomba.

C'è un attimo di indecisione, e poi pare ce ne siano due nel mondo di dimensioni simili; poi uno solo
E dove sta?
Altra indecisione e poi: "Texas".
A che distanza dalle case?
Silenzio, parlottii
A che distanza dalle case?
"E' nel dsrt"
Dove?
"Nel deserto"

La platea esulta come per un gol allo stadio.

Alla fine si scopre che l'impianto di Bomba dovrebbe essere il più grande al mondo ad usare questa tecnologia (a parte quello nel deserto) o così almeno si spera ("we hope" non viene tradotto).

Anche i carabinieri ridono.





Lo schema dell'impianto che prima prevedeva solo la torre di combustione ora prevede una diramazione: o la torre di combustione o il digestore; non ci vuole molto a capire che il digestore serve a fare scena mentre il camino brucia il gas.
Ma questo non è un problema perché - dato che tutto viene bruciato - le emissioni saranno comunque "zero".

Turismo

Sulla base dei dati statistici la presenza di impianti simili non crea problemi al turismo ed infatti:

A Torino di Sangro - nonostante la presenza di un impianto gas (stazione di pompaggio localizzata in un triangolo tra la ferrovia un torrente e il mare ndr) si riscontra un significativo balzo in avanti dei flussi turistici

A Bomba l'impianto permetterà l'aumento del turismo d'affari soprattutto durante la costruzione dell'impianto



Dopo questo ci sono altre domande tecniche e i balbettii dei tecnici della Forest non fanno nemmeno più ridere; o non rispondono alle domande o dimostrano la loro impreparazione e il pubblico senza pietà invita la Forest a licenziali.

L'ingegnere coi baffi cerca di far parlare chi dice lui ma gli ricordano che quella non è casa sua.



Si chiude con un discorso del rappresentante della Forest che con la sua faccia triste dice commovendosi che loro non farebbero mai del male alle persone, un lungo discorso con la mano sul cuore, lo interrompono subito prima della lacrimuccia; la traduttrice pensa bene di sintetizzare per evitare le uova marce.

Come bis la Forest propone di pagare un tecnico della popolazione per fargli studiare meglio il progetto - proposta recepita a pernacchie.

Dopo quattro ore la sala è ancora strapiena, nessuno si è mosso e - in assenza dei rappresentanti regionali e provinciali - prendono la parola i sindaci presenti che ribadiscono la loro contrarietà; termina il sindaco di Bomba che dice sostanzialmente che si sarebbe anche fatto convincere ma che lo spettacolo dato dalla Forest non gli da appigli e quindi deve ripetere che l'impianto non si può fare (scampando così all'ira dei suoi elettori che già più volte ne avevano reclamato le dimissioni).







Insomma, uno spettacolo desolante: amministratori, ingegneri, geologi, professori universitari portati nel salottino di Bomba dall'altra parte dell'oceano per dare questa rappresentazione penosa. Se non lo avessi visto non ci crederei; e pensare che ci sono voluti venire loro!

La popolazione di Bomba, col suo comitato è invece un esempio di come una piccola comunità possa far fronte comune e difendere la propria terra.

Preoccupa l'assenza di regione e provincia ma ci siamo abituati.

Diversamente da San Vito, questa notte dormirò sereno.


(*) n.b. Questo post riporta - quasi sempre testualmente - il contenuto delle slide presentate o delle affermazioni fatte dai rappresentanti della Forest e riprese dal mio telefonino.

Per incorporare tutti i video si può usare questo codice:

14 commenti:

maria rita ha detto...

Grazie lorenzo. Sono veramente felice. Andiamo avanti e grazie a tutti. Ad majora.

wanadobee ha detto...

Grande Lorenzo, ottimo lavoro per il blog e ottimo lavoro del comitato ti Bomba e dei cittadini. La scampagnata della Forest e' andata male, e' tempo dvvero di tornarsene da dove sono venuti

nogat ha detto...

Sabato siamo passati per Bomba, e devo dire che vedere tutte quelle lenzuola con messaggi di protesta ai balconi mi ha dato davvero dato una bella emozione.
Poi leggendo questo post ho capito cosa stava succedendo. Complimenti a tutti e soprattutto ai cittadini di Bomba, grazie a voi è stata scritta una bella pagina per la difesa del nostro territorio.
Certo il modo in cui questi personaggi si presentano da noi è davvero irritante, hanno proprio una bassa idea di noi abruzzesi. Se in passato con la nostra passività e disinformazione abbiamo contribuito a crearci questa immagine, direi che ora è il momento di farci sentire!

Fabrizio ha detto...

Bravissimo Lorenzo e, soprattutto, bravissima gente di Bomba.
E' stato proprio bello vedere che non sono come quei tipi che hanno ragliato a San Vito.
Grazie

Chiara/gioiecolori ha detto...

io sono andata con amici il 2 giugno. personalmente mi ha rincuorato vedere così tante persone che s'impegnano a far sentire la propria voce, a ribellarsi, a tutelare il posto dove vivono. alcune lenzuola erano delle opere d'arte poi...mi sono soffermata a parlare con delle signore del posto e ho capito molto di più.
ho pubblicato le foto che ho scattato sul mio blog qui
http://gioiecolori.blogspot.com/2011/06/cascate-del-verde.html ma ne ho anche altre.
Chiara

Marco ha detto...

Sicuramente c'è stata una ottima risposta da parte della cittadinanza, ed è rincuorante perchè è segno che c'è ancora un forte legame per il territorio.. ma parlare di "senza improperi o urla ma con una serie continua di domande" non è corretto.. è stato un buon palcoscenico per i nostri sindaci per fare della vera campagna elettorale (infatti a fine giornata si sono anche messi a discutere tra loro.. xchè si sono anche attaccati indirettamente).. a dimostrazione che la politica rimane 1 elemento di fregilità del territorio della sovranità popolare.. ma non mi pare ci sia stato tanto rispetto per chi ha parlato, come anche fatto notare in uno degli ultimi sindaci intervenuto dal pubblico.. non era quello sicuramente il luogo per parlare di problematiche tecniche, ma andava fatto un tavolo tecnico ove discutere, con pacatezza di tutte le problematiche sorte e esposte dal comitato!
Pessima figura e gestione da parte della Regione, che ha dimostrato una scarsa attenzione delle vere problematiche di noi cittadini.

da Abruzzese posso dire che anche se poi non ce ne frega niente, ma non abbiamo fatto 1 bella figura.. abbiamo attaccato ciecamente chi parlava... sinceramente non so se fossi stato al posto loro penso sarei stato anche io in difficoltà.. a volte è sembrato che la risposta fosse.. voi dite cazzate e basta.. qualsiasi cosa diciate è sbagliata a prescindere!

però è la mia impressione a freddo, anche rivedendo tutti i video!
Poi ognuno ha sua opinione, su questo nn ci sono dubbi

Ciao a tutti

Lorenzo ha detto...

@ Marco

Devo dire - da tecnico non petrolifero - che gli argomenti portati a favore sono tutti facilmente criticabili. La stessa opinione l'avevano due tecnici petroliferi con cui ho parlato e che scuotevano la testa e dicevano: "non si può venire qui per cercare di convincere la gente dicendo tutte queste cazzate".
Dal mio punto di vista le persone sono state quattro ore non per sorbirsi una presentazione in power-point, ma hanno cercato di farsi rispondere di fronte a un muro di gomma (moderatore compreso) senza mai eccedere.
Gli americani parlavano, la platea si esprimeva - così come si può esprimere una platea - e gli americani riprendevano a parlare al microfono. Tutto quel che volevano dire lo hanno potuto dire.
Purtroppo per loro hanno detto quel che ho documentato.

lorenzo

Marco ha detto...

@ Lorenzo

ma infatti ognuno ha il suo punto di vista.. loro hanno sbagliato il modo di portare le loro idee ma noi non è che li abbiamo accolti al meglio.. il senza mai eccedere... questo contesto.. perchè a me non è sembrato.. "senza mai eccedere"... come il "lo hanno potuto dire".. io coltesto il modo.. gli insulti.. è come se uno dei tecnici si fossero espressi "..coglione che mi ascolti... ".. non sò se mi sono spiegato.

Per lo meno io sono così.. se ho ragione non urlo, anzi me la godo a vedere chi ho di fronte arrampicarsi sugli specchi xchè si deve giustificare.. se non sono sicuro di me invece urlo x avere ragione a forza

Ciao ciao

Maurizio ha detto...

ma sono anni che ci prendono per IL CULO sti americanini, e noi dovevamo stare zitti ad ascoltare le loro solite cazzate!!!! sono stati fortunati che non li abbiamo cacciati a calci nel culo come nel nel film "BANANA JOE".....
hanno avuto almeno il buon senso di annullare il buffet che avrebbero dovuto offrire alla fine dell'assemblea.
Ed alla fine mentre andavano via una delle interpreti ha affermato, alla gente che era ancora davanti la sala con la fantastica immagine di pinocchio, "CE NE ANDIAMO ARRABIATI E SCONFITTI !!"

Antonio ha detto...

per Marco
hai scritto che sei Abruzzese, l'hai scritto con la A maiuscola, non hai specificato di quale posto. Bene. Io sono si Bomba e non ci vivo da 17 anni, ma mi sta a cuore il futuro della mia terra, dei miei cari e di tutta la popolazione che bene o male conosco. Se tu venissi a scoprire che vogliono fare una serie di pozzi per l'estrazione del gas naturale (da cui ricaverebbero una scarsissima quantità di metano) e una raffineria sotto casa tua dopo circa 7 anni che la stanno progettando di nascosto e che a fare tutto questo non è una semplice impresa di geosondaggi (senza nessuna offesa per il dignitoso lavoro che queste svolgono), ma una multinazionale degli idrocarburi americana, anzi texana per la precisione, che ti prende in giro con delle presentazioni di questo tipo, della serie "a noi non ce ne frega niente di quello che pensate ma andiamo avanti, con le buone o con le cattive per la nostra strada"

mi chiedo, come reagiresti

se sei Abruzzese con la A maiuscola

Anonimo ha detto...

bravissimo Lorenzo.... grazie del tuo racconto e bravi ai partecipanti.
Ce la dobbiamo fare!

Marco ha detto...

@Antonio
vivo sulla costa e
sono Abruzzese..come la intendi tu, ci tengo alla mia terra, ma andando oltre i tuo discorso, che ripeto è atto che vi fa onore, spesso vedo che ci accaniamo x alcuni temi, altri li lasciamo morire come se non ci fosse nulla di negativo.. vedi il caso acqua.. nella provincia di pescara, l'ACA con una serie di manovrine occulte ha sborsato con le solite finte consulenza fior di quatrini a mogli di sindaci ed assessori... ma lì abbiamo pagato noi!! la tutela del paesaggio e del territorio va oltre.. dobbiamo tutelarci in tutto.. abbiamo tutti i fiumi inquinati..ed il sangro è uno dei tanti. xchè non sempre sono le grandi industrie a fare casini.. a volte è il nostro vicino di casa che x seccare 1 radice usa ancora buttarci del gasolio.. che può finire nella falda..oppure c'è ancora l'usanza barbara di buttare rifiuti ingombranti sugli argini dei fiumi.. di bruciare i rifiuti in modo casalingo.. dobbiamo lottare su tutto.. deve nascere quella consapevolezza che il territorio non è 1 arancia da spremere e da buttare.. ma ci deve essere la consapevolezza che se non vogliamo tornare all'età della pietra noi abbiamo bisogno di gas, di energia, di acqua... quello che dobbiamo fare, a MIO avviso.. non è dire no a tutto.. ma discernere tra le modalità in cui sono proposti i progetti... in abruzzo ci sono stati anche casi di gente che si installata l'impianto fotovoltaico per prendersi i contributi e poi lasciare tutto abbandadonato a se stesso.. qua se non cambia la mentalità della gente non andiamo tanto avanti!!
Noi potremmo vivere di turismo.. sicuramente, ma non abbiamo la mentalità.. i fondi se li mangiano senza realizzare niente.. e spesso vediamo squarciati i nostri territori!
Ora x la vostra Centrale, il progetto lo avrete letto, ed avrete avuto le vostre considerazioni, ma io dico solo che a tutto c'è modo x rispondere... per la sanità siamo messi quasi come il Congo, ma nessuno ha reagito.. i politici si mangiano tutto senza lasciare niente... ma nessuno lotta x evitare che questo accada.. anzi.. sono anche capaci di strumentalizzare ciò che ci circonda per il proprio tornaconto!

la lotta ci deve essere ma esserlo a 360°.. ci devono essere le idee x lo sviluppo, idee concrete..

serve a poco dire se sei Laziale con la L maiuscola o Abruzzese con la A maiuscola.. qua sempre + spesso sono i politici che non lo sono.. accecati dal guadagno.. solo loro i primi che dovrebbero pensare alla nostra tutela.. però qua non si fa niente... niente turismo.. niente sviluppo!!ma siamo sicuri che siamo ancora la regione verde d'europa? x bussi sono stati tutti assolti!! ti pare normale?

le pale eoliche danno fastidio, i pannelli solari anche.. qualcosa la dobbiamo fare, a meno che non vogliamo tornare con l'anello al naso.. oppure chiudiamo tutto, rinunciamo alle auto, al riscaldamento a tutto! facci caso quando vai in giro... quando chi ti sta di fronte accelera ed esce fumo nero dalla marmitta... quello inquina e pure tanto!!.. coltivano frutta utizzizzando acque dei fiumi inquinati, gli agricoltori spesso fanno un uso indiscriminato dei pesticidi..
CI vuole una seria cultura del terriorio!un equilibrio e ci vogliono i controlli!!

Scusa se sono andato fuori tema, è stato un libero sfogo che va oltre il tema che si è sviluppato nelle risposte, e NN ho voluto attaccare NESSUNO!.. xchè ci tengo veramente alla nostra regione.. ma cerco di essere anche equilibrato nelle scelte. Perchè ho degli amici che sono contro tutto, ma sono i primi che non vogliono rinunciare ad i confort che abbiamo nel 2011

patsy ha detto...

come una brigata fermiamo i demolitori della nostra natura. viviamo in paesi che sono lontani da meccanismi commerciali importanti e via dicendo, ma siamo qui per essere proficui nel turismo, nell agricoltura, nella rivalutazione di una natura fantastica e paesaggi unici. la forest e le aziende come lei, sono pericolose e ci considerano dei deficenti montanari e simili. solo perchè non accettiamo proposte loro. solo perchè in italia le leggi ed i regolamenti non ci tutelano per nulla. ci vogliono piani efficaci per tutelare l ambiente e l impatto visivo che qualcuno affamato di arricchimento vuole devastare. uniamo le forze e cerchiamo di costruire piani, progetti, speranze di miglioramento. andare oltre un'ignoranza inculcata e pensiamo, organizziamoci e miglioriamoci mentalmente e attivamente. patrizia

Antonio ha detto...

per Marco
premettto che non conosco molti fatti di cui parli perché non vivo in Regione.
Sono d'accordo con te che bisogna lottare a 360°, sia promuovendo una cultura dell'ambiente che miri a tutelare gli interessi della natura e delle comunità umane e no gli interessi personali dei singoli e sia agendo nel proprio piccolo, per esempio partendo dalla raccolta differenziata e continuando con il risparmio energetico (spegnere gli stand by degli elettrodomestici, non utilizzare oggeti futili, tipo la grattugia elettrica o altre stupidaggini simili).
Nuove proposte concrete, a mio avviso, partono innazitutto dall'interrogarsi sul concetto di progresso: ci servono davvero tante diavolerie elettriche o elettroniche che accompagnano ogni minuto della nostra vita quotidiana? Non voglio dilungarmi su questo discorso, ma fare a meno di tanti oggetti del nostro comfort del 21° secolo, ci aiuterebbe a diminuire i consumi energetici.
Ma non risolverebbe il problema dell'esaurimento degli idrocarburi fossili, che prima o poi FINIRANNO.
Quindi, e ti rispondo sulle proposte concrete, perché non iniziare un nuovo progetto di sviluppo energetico, basato sulle fonti rinnovabili o inesauribili, come il sole e il vento? Esistono anche i progetti off-shore, se le pale eoliche o i pannelli solari deturpano il paesaggio, ma è sicuro che una raffineria o una centrale nucleare sicuramente non lo abbellisce.
E ribadisco che il progetto di trivellazione della zona vicina al Lago di Bomba, non solo potrebbe causare una subsidenza imprevista e quindi una catastrofe imprevista, ma potrebbe compromettere l'impianto di produzione di energia idroelettrica già attiva, a ciclo continuo, da 60 anni nel Lago.
Questo per una quantità di gas che soddisferebbe solo 6 giorni del fabbisogno nazionale italiano?