martedì 7 dicembre 2010

Gli schiavi e la verità

Questo Assange è uno dei folli visionari che cercano di cambiare il mondo. Non può essere altrimenti. Un ricattatore avrebbe agito molto diversamente. Non guadagnerà nulla da tutto questo e nessuno vuole davvero diventare un martire (e lui non può non sapere che gli sciacalli sono sempre pronti).

Il loro vero problema siamo noi. La verità, da sola, non sembra essere sufficiente; ad esempio - uno dei tantissimi - tutti sapevano che non c'erano armi di distruzione di massa e terroristi in Iraq eppure...

Eppure non si vuole comprendere perchè avere capito significa diventare responsabili e obbliga ad agire di conseguenza. Comprendere è pericoloso, ti può cambiare la vita e ogni scelta autonoma è un esercizio di libertà che mette paura a chi vive schiavo. Meglio (?) voltarsi dall'altra parte.

E la nostra schiavitù è tutta rivelata dalle parole usate per sminuire le notizie di wikileaks: "sono cose che già si sapevano".
Razionalmente sembra una difesa idiota, anche perchè spesso se ne aveva la certezza ma non le prove.
Invece il messaggio è perfetto per lo scopo: dapprima sposta l'attenzione dalle notizie ad una loro caratteristica: "sono vecchie". Ma è proprio la caratteristica ad essere la carta vincente perchè ci ripete una cosa che abbiamo ormai dentro che non vediamo più, un riflesso condizionato. E' il solito messaggio della pubblicità, rivolto alla massa dei consumatori: ciò che è "vecchio" non vale nulla, non merita attenzione, come il vestito o il telefonino appena passati di moda che non dobbiamo più volere. Leggere una notizia vecchia è come rovistare in una discarica.
E il gioco è fatto.

Però c'è comunque una notizia positiva ed è che non c'è solo Assange, sono sempre di più quelli che parlano e che descrivono la realtà. Il nostro compito è oggi quello di leggere e diffondere perchè come dice lo stesso Assange: «Proprio quando ci sembra che ogni speranza sia persa, accade un miracolo. La gente dimostra di voler vedere dove punta l’ago della bussola, di aver fame di Verità. Ed ecco la Verità che la libera dalle manipolazioni, che le toglie l’anello dal naso. Siano benedetti i profeti della Verità, i suoi martiri, i Voltaire e i Galileo, i Gutenberg e gli Internet, i serial killer della delusione, quei brutali e ossessivi minatori della realtà, che distruggono ogni marcio edificio fino a ridurlo a rovine su cui seminare il seme del nuovo» (fonte).

Attenzione allora: perchè solo pochi dei documenti sono stati rivelati, quasi tutto deve ancora arrivare. L'importanza è tale che non hanno voluto pubblicare tutto assieme ma lo faranno nei prossimi mesi.

Infine, poichè wikileaks è combattuta proprio da chi gestisce internet (e anche su questo c'è da pensare) l'indirizzo per raggiungerla è il seguente: http://213.251.145.96/cablegate.html

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