martedì 11 maggio 2010

Altra Opzione zero

Quella di prima era parte dell'osservazione tecnica, questa è invece quella personale.
Qui le potete trovare tutte.

Il sottoscritto Ing. Lorenzo Luciano interessato a titolo personale alla richiesta in oggetto in quanto cittadino abruzzese .... fa presente quanto segue.

L'essenza della documentazione prodotta dalla Forest-Oil si trova tutta nella frase con cui rigetta l'opzione zero:

"La fertilità del giacimento a gas localizzato nel sottosuolo di Bomba impone l’esecuzione dei lavori in progetto escludendo l’opzione zero: essa, infatti, vanificherebbe la valorizzazione delle prospezioni sismiche e delle perforazioni già eseguite, e per le quali il territorio ha già anticipato un prezzo, e le giuste attese imprenditoriali e del mercato (pag. 28 SIA)".

In essa si afferma che il territorio già ha pagato un prezzo per le sole prospezioni e perforazioni già eseguite, e che i motivi per cui dovrebbe pagarne altri - altissimi - per i prossimi venti anni sono i profitti ("giusti") degli imprenditori. Imprenditori per i quali (e non per il territorio) l'opzione zero si trasformerebbe in una perdita non permettendo la valorizzazione degli investimenti fatti.

In questa sola frase c'è dunque tutta la sintesi del progetto di sviluppo del campo di Bomba: "le giuste attese imprenditoriali impongono l'esecuzione dei lavori". Tutto il resto non conta.

Da questa arrogante presa di posizione si sviluppa l'intero documento; infatti dalla lettura degli elaborati traspare in tutta evidenza come in principio ci sia la volontà di realizzare
l'opera e, successivamente, si sia costruito uno SIA che prova a giustificare l’opera predeterminata. In buona sostanza si tratta di un percorso per così dire “a ritroso” e la proposta che ne deriva non contempla alternative progettuali né - tantomeno - la cosiddetta “opzione zero”.

Non voglio qui approfondire gli aspetti tecnici, ma soffermarmi sul fatto che la Forest-Oil ha avuto la sfrontatezza di presentare questa parodia di documentazione, che abbellisce il nulla con i software di impaginazione mentre si fa beffe sia dello spirito della legge che di chi è chiamato a valutarla.

Un simile comportamento lascia chiaramente comprendere l'opinione della Forest-Oil sui tecnici ed amministratori a cui questa "documentazione" è diretta: visti come incapaci, svogliati e distratti se non vili o disonesti.

Eccoci quindi arrivati al punto cruciale: con la presente voglio segnalare a tecnici e amministratori il giudizio implicito che la ditta proponente ha di loro e quindi di tutti i cittadini interessati.

Quanto sopra nella certezza che vogliano chiederle il conto di tale comportamento, per conto proprio ma anche - e soprattutto - per conto dei loro concittadini.

1 commento:

giacinto 2000 ha detto...

un'anteprima del mio prossimo articolo su L'Altra Citta':


............La Petroceltic ha avanzato una richiesta di permesso di ricerca il 9 Marzo al Ministero dello Sviluppo Economico per una superficie di 728,20 kmq che va a lambire la spiaggia di Vasto Marina fino a 300 metri dalla battigia! Le piattaforme che intende utilizzare sono le stesse scoppiate nel Golfo del Messico ad Aprile con 11 operai morti e per le quali sono stati sversati già 19 milioni di greggio inquinando un tratto di costa di 12mila kmq e per un danno sull'economia di circa 10 miliardi di $. Il fatto da sottolineare e' che gli ingegneri di tale piattaforma sono entrati nel panico e non sanno come porre fine alla fuoriuscita! Stanno chiedendo aiuto via internet a qualsiasi persona sia in grado di risolvere...........

Nel frattempo da quando ho scritto i 12milakmq quadrati sono gia' aumentati.