giovedì 15 novembre 2012

Coblìa

Un perpetuo richiamo scandisce la vita di Coblìa: un suono, un battito, un tintinnio, un ticchettare, aritmico ma ineluttabile. Si presenta talvolta così fievole e remoto, che solo chi lo conosce da sempre lo discerne dal fruscio delle foglie o dal borbottare lontano dei motori. Talvolta è invece assordante, ripetuto da moltitudini di fonti, si riflette e risuona ovunque in infiniti echi. Un suono conosciuto nel ventre materno quando – forse – un sobbalzo nel pulsare del cuore ne segnalava la presenza.

Con quel suono, la città ricorda in ogni momento l'origine della sua esistenza, lo scopo delle quotidiane difficoltà, i motivi per andare fieri di esserne cittadini.

Se il silenzio giunge inaspettato, la nota prosegue nelle menti, propagandosi tra i ricordi, e viene mantenuta tra le parole, nelle intonazioni; modificando ora un richiamo ora un saluto; fischiettando.

Alcuni temerari si allontanano comunque dalla città inerpicandosi da soli lungo sentieri remoti - privi del tepore della risonanza collettiva - che portano all'inquietudine, all'ansia ed infine alla paura. Quasi tutti tornano in fretta al rassicurante mormorio.

Pochissimi resistono fino a quando una domanda pone termine al tormento di quel rumoroso silenzio. Una fastidiosa, irritante, stupida domanda con la sua sconcertante risposta.

Solo quando del suono non rimane che la nostalgia, ci si accorge che nessuno ha mai veramente saputo cosa renda Coblìa tanto speciale e che a tenerla assieme è - e sempre è stato - solo il nulla di una fiducia cieca.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci stiamo inerpicando nel privato lirico e trasparente degli specchi?
E il pubblico, il politico di questo blog dov'è finito?
Verso il Nulla di Montenero di Bisaccia?
Notte POETA!

@enio ha detto...

per andare fieri di esserne cittadini.... nun si può nell'rera della globalizzazione e dei debiti fatti da altri e pregressi...

Anonimo ha detto...

Caro Lorenzo,
ce lo fai un regalo per Natale?
Chiudi per sempre questo blog che non ha più alcun senso, se non quello di parlarTi (o sparlartI) addosso.
Grazie
Gli amici di una vera Italia dei Valori (non quella del Tuo amico Tonino)

Anonimo ha detto...

Come mai questo blog è così silente?
Di sicuro Lorenzo è a New York da studente!

:))))))))))))))))))))))))))))))))))