venerdì 12 febbraio 2010

Delirio


Il termine delirio indica una varietà di stati mentali confusionali in cui l'attenzione, la percezione e la cognizione del soggetto appaiono significativamente ridotti. Il termine «delirio» deriva dal latino lira, "solco", per cui delirare significa etimologicamente "uscire dal solco", ovvero dalla dritta via della ragione.

Le forme croniche di delirio sono spesso basate sull'elaborazione, razionale e lucida, di un sistema di credenze errate; in questo caso si parla in particolare di disturbo delirante o paranoia.

Spesso mi trovo bloccato, non riesco a scrivere, mi sembra di essere immerso nella follia; ogni volta che apro un giornale online, un blog, la posta, trovo una nuova espressione di questo delirio.
Oggi, in ordine casuale: la protezione civile spa e l'impunità dei suoi amministratori; puttane e ancora puttane come lubrificante per gli affari che trasferiscono le mie tasse nelle tasche degli amici; gente che ride sui morti ancora caldi (e conferma i dubbi sulle mappe sismiche e sugli avvertimenti ignorati a favore di chi ha prima costruito e poi ricostruito); tabelle con la riduzione delle ore nella scuola superiore; centrali nucleari che entreranno in produzione nel 2020 spacciate come soluzione economica a tutti i nostri problemi; la regione Abruzzo che non si oppone né al petrolio né al nucleare: che non si oppone a nulla prona ai desideri superiori; la chiusura dei programmi di approfondimento politico sulla rai lasciando libera mediaset di fare il suo comodo; i comitati no-coke dell'alto Lazio che come noi combattono con le carte l'Enel e le sue centrali a carbone per scoprire che, semplicemente, vanno avanti lo stesso anche senza certificazione ambientale; una pubblicazione dell'ENEA (Ente Nazionale Energie Alternative) che dice che gli inceneritori non stanno nei parametri di emissione richiesti per legge, ma il vero problema è la popolazione che si lamenta; un TG3 che - in Abruzzo - fa parlare di bertolaso solo il vescovo dell'Aquila che l'assolve completamente, senza che il suo dio - così spietato con il padre di Eluana - colga l'occasione per manifestarsi; buchi in fondo al mare pagati milioni e previsioni scientifiche di nuovi terremoti che senza messa in sicurezza delle strutture saranno catastofici: un delirio.

Un delirio, ma non è il delirio delle persone normali: noi subiamo, siamo investiti, travolti, ma il delirio viene da fuori. Non siamo noi ad "elaborare un sistema di credenze" ci sembra di impazzire ma la follia è esterna.
Una follia che cerca di assorbirci, con un sistema avvolgente di messaggi che inducono convinzioni, atteggiamenti ed abitudini infondati e innaturali, che sfruttano l'irrazionalità, la disattenzione il disorientamento e la mancanza di lucidità che essi stessi provocano.

Una follia distruttiva; la follia narcisistica dei politici, insofferenti alle critiche, isolati dal mondo, bamboccioni viziati, drogati dall'impunità, in un delirio di onnipotenza; la bulimia del potere che si rispecchia nei suoi servi ciechi.

No, non sono io ad essere pazzo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

anche io mi sento così ma che dobbiamo fare non possiamo farci travolgere da questo delirio di corruzione e inettitudine!

Mario Franco Basilico ha detto...

I potenti mondiali e tutti i suoi sostenitori, per creare questo sistema, hanno massacrate migliaia di generazioni di persone normali, attualmente li rovinano in tenera età con la televisione, la droga e la scuola diseducativa, chi esce sano viene isolato e chi insiste viene dato in pasto al popolaccio perché crede per davvero che la loro rovina è stata causata da quelle pochissime persone che danno, sanno e fanno.
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Come si fa ad invertire la rotta se loro, corrotti e corruttori, sono il 95% della popolazione e dispongono pure di armi atomiche?