martedì 1 settembre 2009

Il vino fa buon sangue

Oggi sono stato fuori tutto il giorno. Sull'autostrada le solite scene: sorpassi da formula uno con sfanalatura e telefonino; tutti incuranti del tutor tranne uno che, con un concetto tutto suo della sicurezza, ha rallentato per poi proseguire - senza fermarsi - con due ruote sulla corsia d'emergenza ed il resto sulla corsia di marcia, tenendo il telefonino in una mano e gesticolando con l'altra incurante dei TIR che lo schivavano cercando di non spiaccicare qualcun'altro sul guard-rail.

In mezzo a questa normale lotta per la vita ecco arrivare per radio la perla del giorno da parte del ministro zaia:
"Lecito guidare dopo 2 bicchieri - Non è l'alcol la causa degli incidenti"
"Il limite attuale, 0,5 grammi di alcol per litro di sangue, è ragionevole. Entro quei livelli si è sobri e perfettamente in grado di guidare. Corrisponde a due bicchieri di un vino che abbia non più di 11 gradi, diciamo uno spumante o un rosso non strutturato" (fonte e fonte)

Tanto per cominciare, secondo il ministro leghista, esiste anche per noi la goccia che fa la differenza tra sobrietà e ubriachezza. Un sorsetto prima potevi camminare su un filo, un sorsetto dopo sei pronto a falciare donne e bambini.

Questa sarebbe già una "bella" affermazione, ma il fatto è che quel che dice non è vero.

E che non sia vero lo dice anche il suo stesso governo, che con un altro suo degno rappresentante ci aveva preparato una bella tabellina (vecchio post).

Ebbene - anche se non è una cosa tanto semplice - basta leggere quella tabella per capire che se sei a digiuno e sei magrolino i limiti li superi eccome. Se poi sei una donna il superamento è sicuro. Io poi, che non sono magrolino ma normalmente non bevo, con un bicchiere di vino a pasto già non ritrovo la macchina nel parcheggio.

Non è neppure vero che gli incidenti causati dallo stato di ebrezza sono "solo" il 2,09% perchè ogni incidente ha sempre più concause, ciascuna delle quali necessaria per la sua realizzazione. Per cui, oltre ai casi in cui chi guida è ubriaco perso (2,09%), ce ne sono moltissimi altri in cui proprio quei due bicchieri - pur non essendo la causa principale dell'incidente - hanno tolto alle vittime quella lucidità e quella frazione di secondo che li avrebbe salvati.

Invece di proporre una guerra a chi guida drogato, sotto l'effetto di farmaci, fumando, telefonando, senza avere idonee capacità fisiche e psichiche, senza alcuna conoscenza e rispetto del codice stradale, ecc., questo ministro dice che anche chi beve deve essere libero di fare quel che gli pare come tutte le altre teste di cazzo che affollano le strade.

Sempre il solito discorso: poichè è faticoso comportarsi correttamente aboliamo limiti e reati.
Chi beve e chi vende alcolici sarà certamente contento, al loro confronto chi si schianterà o verrà falciato senza colpa sarà sempre una piccola minoranza - di cui i tg non parleranno - fatta per lo più di morti, e i morti non votano.

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