giovedì 3 settembre 2009

La scuola è ricominciata e la mia pazienza è già finita

La scuola è ricominciata con le prove di recupero di fine agosto, dove i ragazzi hanno scommesso ancora una volta sulla buona sorte. O forse la parola "scommettere" non è adeguata, perchè in realtà sono andati sul sicuro.
Loro conoscono bene i loro professori: c'è chi non vuole rogne durante l'anno ed in cambio chiude un occhio; c'è chi non conosce la materia che insegna e li chiude tutti e due; c'è chi si è specializzato nell'arrotondare lo stipendio con corsi di ogni tipo e che quindi li deve giustificare; c'è la "mamma" che vede in tutti dei figli da proteggere e, anche se li tratta male, poi li perdona; ci sono poi i sensibili che attirano tutti i pettegolezzi sulle vite private dei genitori, sulle tragedie, sulle malattie, sui propositi di suicidio e chi più ne ha ne metta e che li riportano accorati in consiglio, a giustificazione di tutto, esigendo pietà; umana pietà che evidentemente manca a quei pochi che invece vorrebbero bocciare, ma anche in questo caso tutti gli studenti sanno che è la maggioranza a decidere e i conti sono presto fatti.

E così hanno passato l'estate lontani da tutto quel che potesse richiamare lo studio, e i consigli di classe li hanno promossi lo stesso, come previsto.

Io mi domando: come si può pretendere il rispetto delle regole se noi per primi non le rispettiamo? Nero su bianco, la regola che ci siamo dati meno di tre mesi fa era: "se tu non conosci almeno gli "obiettivi minimi" di 1, 2, 3, 4 materie non ti promuoviamo". Clementi come vuole questa società che non sa più decidere, accettiamo però di spendere altro tempo e denaro per fare in modo che tu possa finalmente raggiungere questo risultato.
Tre mesi dopo ti proponiamo una prova, che essendo su obiettivi minimi dovrebbe essere superata al 100% ma noi siamo "buoni" e ci accontentiamo del 60%.
Nonostante tutto ci accorgiamo che non solo non ti sei avvicinato nemmeno lontanamente all'obiettivo ma che neppure ci hai provato e che oggi sai di meno di quel che sembava tu sapessi solo tre mesi fa.
A questo punto - per una persona seria che vuole essere esempio di serietà - le conseguenze sarebbero chiare: oggi l'ultimo treno è passato e tu l'hai perso - punto e basta.
Invece no, ogni volta ci si inventa un'altra possibilità per non decidere, per rimandare il giudizio, per mostrarsi buoni, per soddisfare i dirigenti, per anticipare un favore, per non mettersi nei guai, "per non urtare anime sensibili".

E poi ci si domanda perchè i ragazzi non studiano. Non studiano per molti motivi, tra i quali ci sono anche i loro professori.

Proprio quei professori che i ministri (tutti, non solo l'ultima) si tengono più cari. Ed effettivamente non c'è nulla di strano in questo: perchè il loro contributo alla distruzione della scuola ed alla svalutazione della professione dell'insegnate di fronte all'opinione pubblica è stato ed è molto più grande, ad esempio, dei tagli al bilancio che forse saranno il colpo di grazia.

5 commenti:

mario franco basilico ha detto...

Ogni vostro commento meriterebbe molte approvazioni ma, non voglio essere ripetitivo, vi dico solo che condivido il vostro pensiero e le vostre azioni.

Tom P. ha detto...

Condivido pienamente le considerazioni.

Ero convinto che la decisione di riprorre una barriera (gli esami di settembre che ora sono diventati gli esami di agosto) fosse una buona cosa, ma il problema effettvamente non era quello. Però non credo che gli insegnanti possano, da soli, recuperare il senso, la dignità e l'importanza della propria professione, soprattutto in questi tempi in cui tutto è diventato precario e anche noi (docenti di ruolo, come si diceva una volta) ci sentiamo minacciati dalla precarietà.

Complimenti per il blog che esprime grande sensibilità ed intelligenza.

Anonimo ha detto...

Roma, 5 settembre 2009

Lorenzo LUCIANO, la sua pazienza già finita e il rito della …“Perdonanza” obbligatoria (introdotto dall’OM 92/07)

di Vincenzo Pascuzzi

Prima di formulare alcune osservazioni sullo sfogo del collega Lorenzo LUCIANO, non si può non sottolineare: 1) la situazione critica dei colleghi precari in lotta sui tetti degli Usp, nei sit-in, nei presìdi in tutta Italia; 2) l’azione un po’ goffa , un po’ provocatoria e anche un po’ disperata della ministra Gelmini che cerca di tranquillizzare e riassorbire dopo che appena pochi giorni fa aveva detto: “Esaurire le graduatorie degli insegnanti precari è impossibile”; 3) la balla dei “contratti di disponibilità”, in pratica niente altro che la indennità di disoccupazione già esistente; 4) la prossima situazione di caos nelle scuole e il sovraffollamento nelle classi.

Veniamo all’esito delle prove di recupero. Quanto descritto dal collega Luciano è esattamente quello che sta avvenendo anche quest’anno nelle scuole, proprio come l’anno scorso. Tutti i sospesi vengono promossi anche se non hanno recuperato nessuna delle due o tre materie loro assegnate. Veramente tutti no, ma oltre il 95%. Per il secondo anno siamo stati obbligati a celebrare – ai sensi dell’OM 92/07 - una specie di rito laico della … “Perdonanza” obbligatoria: ricorrendo massicciamente ai voti di consiglio, dichiariamo che i debiti sono saldati o che comunque l’alunno è in grado di frequentare la classe successiva. Di conseguenza si concretizza e si ufficializza un abbassamento dei livelli di apprendimento, si esclude la possibilità di attività di recupero nel 1° quadrimestre (peraltro sempre scarsamente finanziate), si conferma il messaggio che studiare serve poco.

Questo andazzo è in atto da tempo e assorbe o giustifica le responsabilità delle scuole, dei consigli di classe, dei singoli docenti e degli stessi alunni. Le scuole non se ne possono discostare per non svantaggiarsi rispetto ad altre scuole e i singoli docenti nemmeno proprio perché inseriti in una scuola condizionata nel modo detto. D’altronde, sembra che a scuole, famiglie, studenti interessi essenzialmente la promozione e non l’istruzione. C’è l’illusione che avere comunque la sufficienza ed essere promossi faccia istruzione. E’ una specie di placebo dovuto.

Occorrerebbe un ministro competente, in grado di capire la situazione e di avviarla a un recupero graduale con la partecipazione di tutti i protagonisti coinvolti e interessati, senza diktat né prove di forza. Non è certo la situazione attuale!

supertramp ha detto...

ed ecco che poi questi asini che non bocciano, poi ce li ritroviamo magari a governarci!!!

DeSimone&Zucaro ha detto...

Prooooooooooooooooooffffffffffff... Siamo De Simone e Zucaro =) presto la verremo a trovare :D è contento? Lo sappiamo ke le manchiamo...