sabato 21 novembre 2009

Il petrolio d'Abruzzo


Nonostante la volontà politica, l'avanzata dei pozzi non si ferma,

Una - e solo una - delle ultime richieste di permesso di ricerca di idrocarburi è la d-495-BR-EL (nella mappa precedente).

Si tratta di un'area di 165 Km quadrati che si estende da Punta Penna ad Ortona, ad una distanza di circa 5 km dalla costa. Di fronte a Punta Aderci, alla costa dei Trabocchi, a Casalbordino.

La Petroceltic Elsa srl, con capitale sociale di 10.000 (diecimila) euro, prevede - solo per questa concessione - un investimento di circa 17 milioni di euro per uno studio sismico dell'area e per un primo pozzo esplorativo, per poi passare alla fase di produzione nel 2015.

La 495 è solo una delle "sue" concessioni, che sono riassunte nella figura seguente:



Che a loro volta sono solo alcune di quelle che interessano l'Abruzzo.


Tutti i dati citati in questo post vengono da documenti ufficiali e pubblici. Si tratta solo di voler vedere, è tutto lì il problema.

4 commenti:

Mario Franco Basilico ha detto...

Da qualche anno seguo la questione petrolifera e tutti gli altri disastri ambientali esistenti sul territorio Regionale, non ho visto mai un Sindaco difendere per davvero il suo territorio; credo che bisognerebbe accusare proprio i Sindaci di tutti questi disastri.

giacinto2000 ha detto...

I vastesi il petrolio se lo meritano tutto. Molti conoscono il problema ma non sanno andare oltre l'espressione: ehhh, speriamo che non si fa niente.

Insomma tutti sapientoni e cervelloni laureati pronti a sapersi solo lamentare ma nessuno che agisca e sappia realmente utilizare gli strumenti. Mi sono rotto i coglioni a cercare di informare la gente. Se poi accade cio'che accade che nessun vastese si lamenti chi chissa' chi ma piuttosto si tirino una martellata sulle palle. Politici di PD e PDL che o anzi auspicano chi le trivellazioni, chi fa finta di niente, chi invece dice da saputello clone/Berluscone che le perforazioni in mare sono sicure. Robe da prendere ste merdacce di partito e spaccargli la faccia col crick. Ma piu' in generale il clima di Vasto e' tipico del provincialismo abbinato alla tipica saccenza dell'ignorante che sa tutto lui: il vastese appunto. Ci sono 400 siti su internet dedicati alla citta' e quasi tutti fanno letteralmente cacare, pseudogiornalisti che danno finte notizie, politici da mezzo centesimo che si fanno guerra per stronzate immani sui giornalini nei bar che fanno solo volume per la munnezza. Tutti stanno incarogniti con tutti, chi provoca su internet nelle discussioni, chi ti deve vedere per forza come uno che e' schierato, chi si lamenta di tutto ma senza logicita', chi sta incazzato con chissa' chi perche' aveva votato uno alle elezioni e ora non ha il lavoro......Nessuno che si interessi davvero dell'ambiente e delle possibili conseguenze del petrolio, qualcuno crede di sapere ma poi vedi che in realta' sono notizie parziali e confusionarie. Ma insomma, che i vastesi abbiano quello che si meritano: anni e anni di perforazioni a punta penna.


x Giuseppe Acciaio:
vattene a fanculo e non rompere i coglioni alla gente, sfigato e frustrato tu e quell'altro debosciato mentale di COnfucio. Apriti un cazzo d blog tuo se ne hai le palle, cazzone.

wanadobee ha detto...

mi dispiace arrivare solo ora che le perle di saggezza sono state cancellate.

Cerchero' di scrivere delle osservazioni presto.

Valerio ha detto...

http://www.histonium.net/news_10533__NO-DEFINITIVO-AL-CENTRO-OLI,-LA-REGIONE-ABRUZZO-FISSA-I--PALETTI--PER-LA-LAVORAZIONE-DEL-PRODOTTO-COMBUSTIBILE.php