Lo ripeto alle mie figlie - con esempi - perchè se ne convincano; sempre più spesso questa constatazione è la spiegazione, la risposta a tante domande, il modo per non farsi fare del male o per evitare guai, ma anche per comprendere ed aiutare chi è in difficoltà.
Ed ora un po' di cronaca:
Silvio Berlusconi ne avrebbe combinata un'altra delle sue ... durante un recente vertice di capi di governo dell'Unione Europa a Bruxelles ...
I leader della Ue stavano discutendo le questioni relative al cambiamento climatico in vista del summit di Copenhagen, in particolare la possibilità di dare maggiori aiuti in denaro alle nazioni povere del Terzo Mondo per combattere gli effetti del surriscaldamento globale, quando hanno notato che Berlusconi era intento a vergare qualcosa con impegno su dei fogli di carta. In un primo momento ... pensavano che facesse dei calcoli per dare il suo contributo al dibattito sulla complessa trattativa. Ma poi si sono resi conto che il premier italiano stava invece disegnando mutandine femminili.
Una fonte avrebbe detto ... che i disegnini, fatti passare di mano in mano agli altri leader presenti, includevano biancheria intima femminile usata da "donne egiziane, mutandoni dell'era vittoriana britannica, slip di seta di stile francese, tanga e g-string", sotto il titolo "Mutandine da donna attraverso i secoli". ... "Nessuno poteva crederci. Lui stava scarabocchiando rapidamente e poi ha messo in giro i suoi disegnini di mutandine femminili. Alcuni erano divertiti. Altri no".
(fonte)
E' in cura da 10 anni per problemi mentali al Policlinico di Milano Massimo Tartaglia, l'uomo che ha aggredito Silvio Berlusconi. Incensurato, la Digos neppure lo conosce. Nessun precedente penale. Quarantadue anni, abita con i genitori in un'elegante palazzina a Cesano Boscone (Milano); l'aggressore di Silvio Berlusconi è un ingegnere elettronico che lavora nell'azienda del padre. Vota Pd, come tutta la sua famiglia, "ma in casa - assicura il padre Alessandro - nessuno odia Berlusconi. Mai fatto politica attiva", spiega il genitore. "Non ha mai fatto del male a nessuno: è un volontario del WWF".
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Per tentare di ricostruire i trascorsi dell'aggressore e tracciarne un profilo mentale meno approssimato, in serata era arrivata nella Questura di Milano anche la psicologa che ha in cura Tartaglia da 10 anni. Una vicina di casa ricorda che qualche volta sentiva l'uomo "urlare nel suo appartamento". E quando i poliziotti lo hanno trascinato via dalla piazza dopo l'aggressione, ripeteva: "Non sono io. Io non sono nessuno".
(fonte)
Insomma, non sembrava esserci storia, nessuna possibilità per l'ingegnere che vota PD, curato per problemi mentali, in una gara col presidente del consiglio che disegna mutandine per i capi di stato europei: due classi di pazzia troppo lontane per potersi confrontare, come per Davide contro Golia.
Ed invece una combinazione altamente improbabile di eventi si è realizzata: i due si sono trovati vicini tra la folla, il caso ha fatto sì che la mira fosse precisa senza che le guardie del corpo vedessero nulla e che qualcosa o qualcuno deviasse la mano o la pietra.
E così il cordoglio tracima dai TG per il caro viso del presidente del consiglio.
Ma io che da otto anni aspetto giustizia per un errore medico, per una cicatrice sul viso di un neonato, una giustizia che ogni giorno è sempre più improbabile: non fatta da giudici "comunisti" ma da giudici incapaci, sepolta sotto le macerie dell'Aquila e del processo breve; io penso che della faccia di berlusconi non me ne frega proprio niente, che chi semina raccoglie e che - forse per la prima volta - cominci a capire come ci si sente quando ti arriva qualcosa addosso che senti ingiusto ma contro cui sei impotente.
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