Da 21 agosto 500.000 litri di petrolio al giorno si riversano in mare.
La piattaforma era del 2008 e i tentativi di fermare la perdita sono tutti falliti.
In fondo al post citato ci sono tutte le fonti con le informazioni e le foto aggiornate.
Poichè un'immagine dice più di mille parole, ho preso la foto da satellite della sola chiazza più grossa e vi ho avvicinato una cartina dell'Abruzzo nella stessa scala (non ho tenuto conto delle correnti che probabilmente ne porterebbero gran parte sulla costa, quel che mi interessa è dare l'idea delle dimensioni della sola chiazza principale).
Questo è il risultato (il tratto di costa visualizzato corrisponde all'intero Abruzzo):
Come si può pensare di correre questo rischio?
E correrlo pure in cambio di niente?
E correrlo pure in cambio di niente?
2 commenti:
grazie lorenzo!
O Berlusconi o l'ambiente abruzzese... ma altro non c'è?
Prova a 'copiare' (o 'incollare') da Report (Rai 3): lì trovi qualche spunto interessante e realmente bipartisan!
Coraggio!
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