sabato 3 ottobre 2009

Slovenia batte Italia (per non parlare della Grecia)

Io penso che andremo sempre peggio, che le azioni di questo governo, dei precedenti e di quelli che verranno, compresa la fantascientifica ipotesi che torni a governare questa opposizione, porteranno l'Italia alla rovina.
Quando sono ottimista spero che ci sia ancora una possibilità per me di vedere e contribuire all'inizio della risalita, ma normalmente penso che - nella migliore delle ipotesi - ci vorranno generazioni per rialzarsi.

Non è un'opinione basata su un atto di fede (anche le catastrofi hanno i loro adoratori), ma è una convinzione nata da una serie di dati e di osservazioni, anche quotidiane.

Oggi ad esempio scopro, non dai telegiornali ma da noisefromamerika, che:
Questa mattina leggo su Corriere.it che il Fondo Monetario Internazionale stima una crescita dell’economia italiana per il 2010 di ben 0,2%. Questo rispetto alla stima di qualche mese fa che era di -0,1% (sempre per il 2010) ed avrebbe significato il terzo anno consecutivo di recessione italiana, unico caso al mondo.

Vado dal barbiere e sento un programma radio che esulta per la fine della crisi. Posso solo immaginare come i TG pomperanno questa notizia ignorando che stiamo parlando di stime, e che siamo sempre nel margine di errore del prefisso internazionale: lo 0,0%.

Vado nel sito del Fondo Monetario, mi guardo i dati aggiornati del World Economic Outlook del 2009, e trovo conferma di un fatto ben più importante da sottolineare. Come già previsto nel 2008, quest’anno la Grecia ha sorpassato l’Italia in reddito pro-capite.

Cosa vuol dire? Significa che mentre i nostri cugini mediterranei fino ad una decina d’anni fa erano tra i più poveri dell’Europa occidentale (a livelli del Meridione), da quest’anno (per quanto abbiano problemi di deficit, di debito, e di governi che cascano) i greci sono mediamente più ricchi degli italiani.

Non ho sentito nessun organo di informazione che sottolinei questo patetico, per noi non per i Greci, fatto.

Se questo smacco non bastasse, la notizia ben più clamorosa è che dalle stime del Fondo Monetario risulta che entro l’anno prossimo (il 2010) la Slovenia supererà l’Italia in reddito pro-capite. Vuol dire che nel giro di pochi mesi gli sloveni saranno mediamente più ricchi degli italiani.

Questo è un avvenimento importante, da celebrare a livello europeo. È un giro di boa, un traguardo, la fine della transizione dei paesi dell’Est europeo. Il primo della classe dei paesi europei usciti dal comunismo sorpassa l’ultimo della classe dei paesi socialisti dell’Europa occidentale.

....

Mi spiace fare il guastafeste quando il diktat mediatico invita a celebrare la fine della crisi. Ma se la gerontocrazia insiste che l’ottimismo è una variabile nella funzione di crescita, allora tanto vale buttarla sul ridere. Meglio allenare i nostri figli per un futuro di incursioni nelle villette dell’Albania.

5 commenti:

Confucio ha detto...

Dopo la catastrofe idrogeologica annunciata/verificatasi a Messina (e mai affrontata dai vari governanti locali di destra e di sinistra, succedutosi in questi decenni) un po' di catastrofismo gratuito di Lorenzo è proprio quello che ci voleva, la cosiddetta ciliegina sulla torta: grazie!
Piove!
Governo ladro!
p.s.- intanto i compagni (?) del PD non possono essere 'tirati in ballo' su tutto ciò, perché erano a Madrid, per non dover votare lo 'scudo fiscale'...molto comodo!

Lorenzo ha detto...

Secondo me, tu non leggi quello che scrivo. Se lo facessi troveresti i link che ti portano ai dati. Dati che cito proprio per spiegare il perchè delle mie convinzioni.
A me questi dati preoccupano parecchio; e a te che hai vicina la Slovenia che effetto fanno?

Confucio ha detto...

Nessun effetto: né come Padano, né come Friulano...
Qui da me si vive, da parecchi decenni, con parametri europei e non borbonici e certe 'fatalità' (il solito Fato della Magna Grecia!) non ci devastano così o almeno sappiamo farne fronte senza frignare e magari cercando di prevenirlo senza mafiose speculazioni... e anche questi sono dati oggettivi e inconfutabili.
Mandi :-)

Otrebor81 ha detto...

Caro Friulano... tralasciando l'argomento in questione vorrei farti notare il tuo uso totalmente inappropriato dell'aggettivo "borbonico". Probabilmente hai creduto troppo alle balle scolastiche sul risorgimento italiano, ma posso assicurarti che il Regno delle Due Sicilie non era quella favola che ti hanno raccontato a scuola.

Il Regno dei Borbone era il più ricco tra gli stati pre-unitari italiani, il Banco di Napoli e di Sicilia era uno dei più potenti d'Europa (ed era gestito direttamente dallo stato, e pertanto le Due Sicilie non erano cadute schiave del signoraggio e delle banche private, sistema su cui già allora lo stato sabaudo si basava).

Ricchezza in lire oro negli stati preunitari:
Due Sicilie 445.200.000
Lombardia 8.100.000
Ducato di Modena 400.000
Ducato di Parma e Piacenza 1.200.000
Stati pontifici 90.600.000
Piemonte 27.000.000
Toscana 85.000.000
Venezia 12.700.000

Come puoi notare da questi dati ciò che faceva veramente gola ai SaBoia era l'oro contenuto nelle casse dele regno delle Due Sicilie, necessario per ripianare i debiti contratti nei confronti degli inglesi per sostenere le guerre di conquista (mi chiedo perché si continui ridicolmente a considerarle guerre d'indipendenza. Indipendenza da chi???) intraprese dal Piemonte in quegli anni.

Questo fu anche il motivo principale per cui fu proprio grazie all'appoggio inglese (rivelatosi fondamentale sia militarmente, appoggiando e sostenendo lo sbarco dei garibaldini a Marsala, sia politicamente spingendo gli stati europei al non intervento sulla questione). Agli inglesi interessava soprattutto farsi ripagare del debito da parte dei savoia e mettere le mani sui prezioni zolfi siciliani, dei quali Ferdinando II nel 1836 aveva tolto la concessione all'Inghilterra per darla alla Francia che offriva il doppio di quanto pagassero gli inglesi.

Infine, ti ricordo che lo stato delle Due Sicilie era all'unità lo stato più industrializzato d'Italia, terzo in Europa (nel 1860 il resto d'Italia, se si esclude il Sud e il Piemonte era unicamente e totalmente agricolo, mentre nel mondo gli unici stati in via di industrializzazione erano soprattutto Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti. (L'industrializzazione delle Germania era ancora lungi dall'avvenire)).

Ci sarebbe moltissime cose da dire sulle Due Sicilie, il più grande Regno sovrano che abbia governato sul Sud Italia, mentre questa colonizzazione che dura da 150 anni l'ha rovinato come nessuno mai era riuscito in precedenza.
Ad esempio, l'EMIGRAZIONE, prima del 1860 non esisteva affatto!!! Da quella data hanno lasciato il sud più di 10 milioni di meridionali, e la lotta contro i partigiani delle Due Sicilie costò la vita a più di 260.000 meridionali (accertati, ma probabilmente molti di più) quasi tutti VECCHI, DONNE, BAMBINI E PRETI!!!!

E questa è la liberazione che i piemontesi ci hanno portato!! GRAZIE TANTE!

W IL REGNO DELLE DUE SICILIE! SUD LIBERO!

Anonimo ha detto...

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