La televisione ci bombarda di "notizie" sulla Scuola dalle quali non si capisce niente.
Mi hanno domandato: cosa succederà nella scuola elementare e mi sono reso conto di non saperlo. Conoscevo il Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 che all'Art. 64 dava le linee guida per la definitiva distruzione del sistema scolastico italiano (su cui tornerò in un prossimo post) e la relativa circolare brunetta N. 7/2008 sulle assenze dal servizio dei pubblici dipendenti (reperibile ad esempio qui). Mi sto informando ed ho avuto la conferma che da allora ad oggi si è avuto un'inutile fuoco di artificio di stupidaggini dette dai ministri e ripetute dai "giornalisti" ma pochi atti normativi.
Il primo è il Decreto-legge 1 settembre 2008, n. 137 questo decreto è quello che elimina i giudizi per tornare ai voti in decimi, determina il valore del voto in condotta, impone adozioni dei libri di testo ogni cinque anni, stabilisce che si possa essere bocciati con una sola insufficienza (sul recupero dei debiti per ora ci sono solo interviste ed un disegno di legge del 01 agosto 2008 - Disposizioni in materia di istruzione, università e ricerca che è sfociato nel DL 137 che non ne parla più (per ora).
All'art.4 questo decreto impone il maestro unico e le 24 ore nella scuola primaria: "e' ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali".
Sia come genitori che come professori abbiamo due scelte: o aspettare a capo chino le norme attuative (però lamentandoci tra noi in segno di dissenso) o reagire subito perchè il decreto deve essere convertito in legge perchè ha solo due mesi di validità e può quindi ancora essere fermato.
Per capire che cosa ci aspetta ci basterà leggere l'anticipazione (fonte Italia Oggi) delle decisioni che il ministro dovrebbe illustrare ai sindacati e con cui si delinano le modalità di attuazione delle precedenti norme. Ho letto questo testo ed ora provo a sintetizzarlo (nei limiti delle mie possibilità):
Si tratta di un documento che tratta della attuazione dell'art. 64 del D.L. 112 prima citato e che quantifica il numero di "docenti da riparmiare" nei prossimi tre anni. Precisamente si tratta di 87.341 persone a cui a cui si aggiunge un "risparmio" di 44.500 posti nel personale A.T.A.
Vediamo i vari punti ad uno ad uno:
1) Innalzamento del rapporto alunni/classe dello 0,40.
Chi ha 5 classi avrà in media 5*0,4 = 2 studenti in più. Lo stesso documento però dice nell'introduzione che si deve incrementare gradualmente di un punto tale rapporto alunni/docenti, per cui qualcosa non mi quadra.
2) Scuola primaria: riduzione di tre ore da 30 a 27. Se ho ben capito sono 24 ore normali + 3 di inglese (un insegnante di inglese per 8 classi)
3) Eliminazione dei posti di specialista di lingua inglese nella scuola primaria.
L’insegnamento della lingua inglese dovrà essere affidato all’insegnante della classe opportunamente specializzato. (n.b.: "all'insegnante")
Questo punto è invece chiarissimo: un corso di specializzazione di 150 ore (magari a distanza) et voilà ecco pronto un insegnante di inglese per i bambini; come abbiamo fatto a non pensarci prima. Un solo insegnante, con una classe più numerosa, meno ore di lezione ed anche l'inglese da insegnare, che bellezza!
4) Scuole Medie. L'orario obbligatorio della scuola secondaria di primo grado a tempo normale è fissato, in via ordinaria, a 29 ore settimanali, tre ore in meno rispetto alle 32 ore attuali.
Pare che la riduzione riguarderà certamente Educazione tecnica (o Tecnologia), disciplina che sarà soppressa in quanto tale e sarà inglobata in Matematica, ma pure Lettere dovrà perdere qualcosa (risparmio delle 3 ore a disposizione).
Circa un quinto delle classi a tempo prolungato tornerà al tempo normale con una riduzione di 16 ore (che fa 2 ore e 40' al giorno) mentre quelle classi a tempo prolungato che resisteranno avranno comunque l'orario ridotto di 9 ore (che fa 1 ora e mezzo al giorno).
5) Eliminazione della clausola della salvaguardia della titolarità .....
La disposizione abolita stabilisce che la riconduzione delle cattedre a 18 ore non deve comportare situazioni di soprannumerarietà, con conseguente permanenza nella scuola dei docenti eventualmente in esubero.
Stiamo parlando del provvedimento con cui siamo chiamati a fare esattamente 18 ore piene di lezione. Questo accade abbandonando le cattedre “ordinarie” (ad esempio, nella mia materia, un corso completo composto da una terza, una quarta ed una quinta più due ore a disposizione). Istituendo una vasta tipologia di cattedre il cui unico vincolo è che la somma delle ore deve essere 18.
Tale provvedimento ha una dichiarata logica di natura puramente contabile, che nulla ha a che fare con la qualità della didattica, ha prodotto una serie notevole di guasti e disfunzioni (ormai permanenti) in tutte le scuole, ed in particolare in quelle superiori.
Gli studenti si vedono infatti cambiare insegnanti ogni anno e lo stesso accade per i docenti: viene quindi compromessa la continuità didattica, la collegialità, la programmazione, la scelta dei libri di testo (si scelgono libri che altri useranno), e soprattutto le possibilità di costruire saldi rapporti umani con gli studenti e con i colleghi: in sintesi, la qualità della scuola pubblica.
Riconducendo le cattedre a 18 ore si perdono ovviamente dei posti di lavoro ed alcuni docenti vanno in soprannumero. L’eliminazione della citata clausola consentirà semplicemente di trasferirli d’ufficio.
6) La Riconduzione di tutte le cattedre dell’ istruzione secondaria a 18 ore di insegnamento.
Alcune classi di concorso non avevano l'incubo delle 18 ore. Ad esempio la classe di concorso 50/A (materie letterarie) dell’istruzione professionale poteva ancora prevedere un completamento con ore di approfondimento o compresenza. Ora non più.
7) Revisione dei curricoli e dell’orario settimanale di lezione degli istituti di II grado.
Riduzione media di tre ore nell'orario settimanale delle scuole superiori: o si ridurranno le materie con più ore o si elimineranno del tutto le più piccole (chissà se cominceranno dall'ora di religione?). Nel primo caso nelle stesse 18 ore entreranno più classi, nel secondo perderemo il lavoro.
La revisione dei curricoli comporterà anche la revisione del ruolo degli insegnanti tecnico pratici: quindi o si elimina la compresenza o si elimina direttamente la parte pratica di alcuni insegnamenti (o entrambi).
8) razionalizzazione dell’organico dei corsi serali e dei corsi per l’istruzione degli adulti.
Meno corsi serali e corsi per adulti, sic ed simpliciter.
9) Anche per il personale ATA si dovrà procedere ad una revisione dei criteri e
parametri che presiedono alla determinazione dell’organico e alla sua assegnazione.
L’operazione verrà realizzata su tutti i profili professionali, salvaguardando, per
quanto possibile, le fi gure amministrative necessarie allo sviluppo dell’autonomia.
L’azione di contenimento avverrà nella misura media del 17%
Vedremo cosa succederà quando queste proposte verranno date ufficialmente ai sindacati e magari fatte conoscere anche ai diretti interessati
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1 commento:
e dopo lo sciopero del 30 ottobre....Interminati spazi e sovrumani silenzi e...profondissima quiete.Ecco cosa succede.
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