L’ordinanza - voluta da Fioroni e confermata da Gelmini - relativa ai corsi di recupero non ha fatto il miracolo!
Il Ministero, senza pubblicità e senza commenti, comunica che nella Scuola Secondaria Superiore, nel 2008, ci sono stati:
- Promossi 83,8%
- Bocciati 16,2%
Con un aumento secco di bocciati pari al 2% sul totale degli alunni rispetto all’anno precedente. Gli stessi dati ci dicono che le bocciature sono aumentate del 14,1% rispetto alle bocciature dell’anno precedente (2/14,2 = 14,1%).
Qualcuno si rallegra dell’alta percentuale dei “rimandati” che alla fine sono stati promossi, affermando che quest’anno, per la prima volta dopo tanti anni, i promossi sono tutti promossi veri, cioè senza lacune, mancanze e debiti da saldare.
In realtà l’esperienza di tutti i giorni ci dice che nulla è cambiato nella sostanza. La maggior parte dei debiti è stata semplicemente abbonata (così come avveniva anche prima), condonata con esami pro-forma o comunque fatta sparire dal Consiglio di Classe che ha spesso decretato la promozione anche in presenza di prove insufficienti. Alcuni presidi sono anche intervenuti pesantemente inducendo il Consigli di Classe a promuovere praticamente tutti, eseguendo evidentemente gli ordini superiori tesi a ottenere in ogni modo un risultato formalmente positivo.
Quindi 16,2 ragazzi su cento sono stati bocciati nonostante l’impegno dei professori, nonostante il livello ormai bassissimi dei risultati considerati sufficienti, nonostante le raccomandazioni dei presidi a chiudere entrambi gli occhi. E’ una percentuale disastrosa! Un paese non può sopravvivere così!
Ma i dati sono ancora più brutti, infatti, è sempre il Miur a documentarci che “i bocciati al primo anno di scuola superiore sono stati il 21,8%” con un aumento del 3,1% rispetto al 18,7% dell’anno scorso.
Tra i “nuovi” ragazzi i bocciati sono quindi stati il 21,8% .
Questo dato è ancora più spaventoso perché dice che un ragazzo su 5 difficilmente riuscirà ad ottenere un sufficiente livello di istruzione (e si deve anche ribadire che non riescono a raggiungere tale livello, secondo le indagini internazionali, anche moltissimi di quelli che oggi si diplomano senza mai ripetere).
Ancora peggio stanno le cose se si tiene conto di quei ragazzi che abbandonano la scuola e che non sono compresi in queste statistiche. Un dato che ne tiene conto è il seguente: la percentuale di 18-24enni con la sola licenza media e non più in formazione era nel 2006 del 20,8%. In altre parole un ragazzo su 5 non era diplomato già nel 2006.
Altro si potrebbe dire osservando la distribuzione di questi bocciati e dispersi per tipologia di scuole o per aree geografiche, ma mi fermo e concludo osservando che di fronte a questi numeri che rappresentano il cappio al collo per il nostro paese, si risponde denigrando il personale della scuola, licenziando a tappeto, riducendo le ore di lezione, boicottando le scuole serali e riducendo enormemente gli stanziamenti. In cambio sono stati però introdotti il maestro unico i grembiulini e il voto in condotta.
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