lunedì 1 giugno 2009

Un miliardo di barili non sono nulla !

Confesso che un miliardo di barili mi sembravano tanti. La parola "miliardo" è sempre accattivante da un punto di vista pubblicitario. Usata poi senza un punto di riferimento fa proprio una bella impressione, soprattutto se ascoltata da chi non riesce a verificare il totale e il resto quando fa la spesa.

Un po' di impegno ed ecco la verità.

Cominciamo a dare un po' di numeri:
scusate lo spazio bianco ma proprio non sono proprio riuscito a toglierlo :-(















In questo contatore (fonte) vediamo il consumo mondiale di petrolio dall'inizio dell'anno ad oggi (YTD - le virgole sono i nostri punti decimali).

Un rapido conto basta per capire che un miliardo di barili viene consumato nel mondo in 12 (dodici) giorni.

La seconda cifra è il consumo (in milioni di barili) di oggi (Today).

La terza è il consumo dal momento in cui avete aperto questo post.

L'ultimo contatore ci dice il tempo previsto per raggiungere il picco della disponibilità di petrolio, dopodiché la curva comincerà a scendere con tutto quel che segue ogni volta che una materia prima comincia a scarseggiare.
Come si vede manca pochissimo al picco e quindi, continuando così, non potremo neanche far finta di non vedere e lasciare i problemi ai nostri figli, perchè anche noi avremo modo di provare le future crisi e le guerre per il controllo delle fonti energetiche (che si aggiungeranno a quelle già in corso).

Cosa significa un miliardo di barili per il nostro paese? Quanti pozzi? Quanta distruzione senza ritorno dell'ambiente?

Per rispondere guardiamo il Fact-book 2008 dell'ENI a pag. 14:

Val D'Agri, fase 2 (Basilicata) nel 2010 sono previsti 66.000 boe/giorno
(40.000 * 100/60,77) - (BOE significa "barile di petrolio equivalente" ed è una unità di misura valida sia per il gas che per il petrolio)

Se ipotizziamo che il giacimento, con i suoi 47 pozzi, sia sfruttabile per altri 10 anni otteniamo: 66.000*10*365 = 241 milioni di boe totali

Quindi per arrivare a prosciugare il nostro sottosuolo ci vorranno almeno altre tre Basilicate con 150 pozzi. Probabilmente però saranno molti di più poichè il giacimento della val d'Agri è molto produttivo, nonostante la qualità del petrolio estratto, infatti da solo ha coperto il 29% della produzione ENI in Italia del 2008 (pag. 16 rapporto citato).

Basilicata, Abruzzo, Mare Adriatico, Pianura Padana, Sicilia: i conti tornano.

Tutta questa irreversibile distruzione per una quantità di petrolio che il mondo consuma in 12 (dodici) giorni.

Distruggiamo senza rimedio le nostre risorse per spostare in avanti di 12 (dodici) giorni la fine del sistema in cui stiamo vivendo.

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