fascismo è la prepotenza del potere
(da Scritti Corsari: "fascista" un articolo che prima o poi pubblicherò per intero)
ed ora posso dire che vedo ovunque le tracce di questo nuovo fascismo.
Un articolo di oggi che prosegue il discorso di Pasolini è questo:
Senza uguaglianza la democrazia è un regime di Gustavo Zagrebelsky apparso il 26/11/08 su Repubblica.
In esso tra l'altro dice:
“Ciò che davvero qualifica e distingue i regimi politici nella loro natura più profonda e che segna il passaggio dall’uno all’altro, è l’atteggiamento di fronte all’uguaglianza, il valore politico, tra tutti, il più importante e, tra tutti però, oggi il più negletto, perfino talora deriso, a destra e a sinistra. Perché il più importante? Perché dall’uguaglianza dipendono tutti gli altri. Anzi, dipende il rovesciamento nel loro contrario.Nell’essenziale: senza uguaglianza, la democrazia è oligarchia, un regime castale. Quando le oligarchie soppiantano la democrazia, le forme di quest’ultima (il voto, i partiti, l’informazione, la discussione, ecc.) possono anche non scomparire, ma si trasformano, anzi si rovesciano: i diritti di partecipazione politica diventano armi nelle mani di gruppi potere, per regolare conti della cui natura, da fuori, nemmeno si è consapevoli.”
- Senza uguaglianza, la libertà vale come garanzia di prepotenza dei forti, cioè come oppressione dei deboli.
- Senza uguaglianza, la società, dividendosi in strati, diventa gerarchia.
- Senza uguaglianza, i diritti cambiano natura: per coloro che stanno in alto, diventano privilegi e, per quelli che stanno in basso, concessioni o carità.
- Senza uguaglianza, ciò che è giustizia per i primi è ingiustizia per i secondi.
- Senza uguaglianza, la solidarietà si trasforma in invidia sociale.
- Senza uguaglianza, le istituzioni, da luoghi di protezione e integrazione, diventano strumenti di oppressione e divisione.
- Senza uguaglianza, il merito viene sostituito dal patronaggio; le capacità dal conformismo e dalla sottomissione; la dignità dalla prostituzione.
Io penso che per troppi anni:
- Abbiamo nascosto la testa nella sabbia, delegando ad altri e fidandoci solo delle loro promesse senza mai verificarle.
- Abbiamo smesso di pensare e quindi di vivere, indaffarati soltanto a rincorrere un assurdo modello di vita, rincitrulliti dalla televisione.
- Ci siamo dimenticati che chi governa deve rispondere del suo operato e ci siamo abituati a chinare la testa impotenti e “ad accontentarci dei resti della festa, apprendendo la viltà per chiedere un posto, per essere pratici, per non offendere anime privilegiate”. (Pasolini)
- Abbiamo cominciato a credere che il lamento sia l’unica forma di protesta.
- Abbiano dimenticato solidarietà, amicizia, amore, e ci siamo ritirati in una solitudine paurosa ed invidiosa.
Che cosa ci vuole ancora per risvegliarsi e per capire che dobbiamo riprendere in mano le nostre vite ?
Solo una lucida rabbia può permetterci di trovare una via di salvezza !
Solo una lucida rabbia può permetterci di trovare una via di salvezza !
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