venerdì 24 aprile 2009

A la guerre com a la guerre

Torno in serata e trovo l'amarissimo post di Maria Rita D'Orsogna di cui riporto alcune parti:

... sarebbe molto piu facile dimenticarsi dell'Italia, e maledire un paese che lascia la Mafia essere la prima azienda della nazione, che lascia ai costruttori di fare case di pastafrolla in zone supersismiche, dove la liberta di stampa e' allo stesso livello del Burundi, dove Gabriella Carlucci si permette di insultare uno dei fisici piu' rispettati in ambito internazionale, e dove la quasi interezza della classe poltica e' fatta di gente corrotta, stupida, piccola, provinciale.

Non riesco ad accettare che in Italia la democrazia debba essere soltanto una parola vuota. Non lo accetto, non e' giusto, non va bene, e non per me, che sono grande e vaccinata, ma per un ideale piu' grande di me: il bene comune del proprio popolo, della propria terra, delle generazioni future.

Che Abruzzo lasciamo ai nostri figli? Cosa gli insegnamo? Che 800,000 euro sono piu' importanti della volonta' e del benessere della propria gente? Che basta farsi i fatti propri perche' tanto il sistema e' tutto marcio? Non sapete che tristezza quando andavo nelle scuole e qualche ragazzo di 16, 17 anni mi diceva "si sa' che le cose vanno cosi, e non ci possiamo fare niente". A 16 anni si erano gia' arresi. Anche io mi sento impotente adesso, ma domani mi inventero' qualcosa.

Per motivi che non so spiegami, mi pare di non avere scelta che continuare fino alla fine, che io lo voglia o no. Mi dispiace solo che questo fuoco nelle vene io non possa darlo agli altri Abruzzesi. Io non conto niente, ma se fossimo un milione di Abruzzesi, a scrivere, a protestare, a rompere le scatole, e chi ci ferma?

Ma il sentimento piu' profondo che provo e' il disgusto pietoso per Nicola Fratino, Gianni Chiodi, Daniela Stati, Mauro Febbo, Ottaviano del Turco, Franco Caramanico e tutti gli altri amministratori che non hanno saputo o voluto far nulla. Possono raccontare tutte le balle di questo mondo a tutti quelli che vogliono, ma io so che la responsabilita' e' loro, per ignavia o ignoranza non e' importante, ed e' questo sapere che mi fa sentire libera, pulita e forte per il domani.

Cara Maria Rita, stiamo combattendo una guerra, facciamocene una ragione.

Una guerra su più fronti (il petrolio è solo uno di questi, simbolico ma solo uno).

Ci sono ovunque persone senza alcuna morale, facciamocene una ragione.

Ci sono ovunque persone senza alcuna intelligenza, facciamocene una ragione.

E poi, perchè è più forte di noi,
continuiamo a lottare !

1 commento:

giosuè ha detto...

non ci arrenderemo mai!!!