domenica 5 aprile 2009

La reazione positiva e la distruzione del sistema

Fa paura sentire persone ripetere in buona fede le bugie della televisione, come mi è successo ieri parlando di petrolio e inceneritori.
Fa paura vedere i visi increduli e forse un pò stizziti quando dici loro che li stanno prendendo in giro. Non ti rispondono male per cortesia ma si vede che proprio non ci possono credere.

Fa paura ma forse dietro questa fede cieca c'è una speranza: le bugie hanno le gambe corte anche se l'attuale sistema di "informazione" sembra dimostrare il contrario.

Per coprire una bugia o far dimenticare una promessa non mantenuta ce ne vuole un'altra più grossa e poi un'altra ancora più grossa. In ingegneria si parla di reazione positiva, che però positiva non lo è per nulla perchè è come accelerare in discesa, la reazione positiva rende un sistema incontrollabile e lo porta inevitabilmente alla distruzione.

Una girandola di falsità e mistificazioni organizzate con cura con l'aggiunta di notizie inutili usate per distrarre, prima o poi, deve scontrarsi con la realtà.
Prima o poi la realtà della televisione si scontra con la realtà di tutti i giorni e i nodi vengono al pettine e si comincia a capire di essere stati presi in giro.

Se questo succede a gruppi di persone limitati basta non parlarne, mistificare, mentire, distrarre.
Penso alla gente di Acerra costretta con la forza militare ad accettare un inceneritore che, nonostante berlusconi, nemmeno il vescovo ha voluto benedire. Penso agli abruzzesi e agli abitanti della Basilicata e ai pozzi di gas e petrolio. Penso alle fabbriche chiuse o in cassa integrazione. Penso alle decine di migliaia di docenti precari che verranno sbattuti in mezzo ad una strada da un giorno all'altro, penso alle scuole coi soffitti che crollano, senza manutenzione e senza carta igienica, penso ......

Penso che le cose da nascondere stanno diventando troppe e concentrate in un tempo sempre più breve. Questo mi fa sperare in un brusco risveglio di moltissime persone.

Ed è questo che teme chi ci ha portato fin qui, l'irritazione sempre crescente, il nervosismo, gli errori, le fughe, il disco rotto degli slogan lo mostrano chiaramente.

Un sistema basato su una fede cieca, sul timore e sulla riverenza verso chi sta in alto crolla di colpo quando ci si rende conto che chi sta in alto non ha la bacchetta magica, non è in grado di risolvere i problemi.

E questo potrebbe accadere prima del previsto e subito dopo ci si potrebbe anche rendere conto che i salvatori della patria hanno contribuito ad affossarla e si sono arricchiti sul suo cadavere.

Cosa accadrà allora?

Così come milioni di anni fa seguivamo il capo-branco fino a che avevamo paura di lui per poi passare a un'altro quando lo scoprivamo vecchio e debole, così domani, dopo aver distrutto il vecchio capopolo, ci affideremo a un'altro per ricominciare da capo?
O finalmente useremo quella parte razionale del cervello che ormai non sappiamo neanche più di avere?

Forse - presto - lo sapremo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

questo sistema fatto di mass media controllati e di informazione "virtuale" ha fatto sì che la gente non PENSI più ...
in Italia si parla solo di calcio e di reality show ...