mercoledì 1 aprile 2009

Petrolio: se li avete votati perchè non andate a chiedergli il perchè di quello che fanno?

Maria Rita D'orsogna ha scritto questo articolo che sottoscrivo completamente mettendo in grassetto i nomi dei politici locali che lavorano contro chi li ha votati.

Negli scorsi giorni un gruppo di valenti tecnici non affiliati alla politica, si era attivato per dichiarare la decadenza del permesso di ricerca "Bucchianico", situato fra il chietino ed il pescarese. I Verdi avevano abbracciato questa iniziativa.

In origine, il permesso di ricerca di idrocarburi "Bucchianico" conteneva al suo interno anche i pozzi di Miglianico, quelli che l'ENI vorrebbe trivellare su scala industriale e il cui petrolio dovrebbe andare a finire nel centro petrolifero di Ortona. Successiviamente si decise di scorporare l'area di Miglianico da quella di Bucchianico, cosi' da ottenere due zone distinte. Quella di Bucchianico (senza Miglianico) rimase zona di esplorazione petrolifera, mentre quella di Miglianico divento' zona di coltivazione, cioe' di vera e propria estrazione.

L'area di Bucchianico si estende per quasi 200 chilometri quadrati secondo il Ministero dello Sviluppo economico.

Ora, i permessi di ricerca petrolfiera non sono eterni, e ad un certo punto scadono, come quello di Bucchianico. E' tutto molto semplice. I permessi a Bucchianico vennero rilasciati nel 1996 e sono scaduti nel luglio del 2008. E' scritto qui, a pagina 49.

L'idea portata avanti da questi tecnici ed abbracciata dai Verdi era che siccome il permesso era scaduto sarebbe stato necessario da parte della giunta regionale verificare e magari darsi da fare in maniera ufficiale per dire all'ENI: cari amici miei, avete avuto 12 anni di tempo per stravolgere le vigne d'Abruzzo. Non lo avete fatto, per calcoli cattivi, per le condizioni del mercato petrolifero, perche' gli Abruzzesi non vi hanno voluto.

Qualsiasi sia il motivo, IL TEMPO E' FINITO E ORA VE NE DOVETE ANDARE.

Invece come riporta Prima da Noi, l'intero centro destra decide DI USCIRE DALL'AULA AL MOMENTO DEL VOTO. Codardi!

I disertori nemici dell'Abruzzo nella giunta regionale sono: Giovanni Chiodi, Nicola Argirò, Alfredo Castiglione, Federica Chiavaroli, Ricardo Chiavaroli, Luigi de Fanis, Antonio del Corvo, Mauro Di Dalmazio, Angelo Di Paolo, Walter di Bastiano, Giuseppe Tagliente, Luciano Terra, Emiliano di Matteo, Mauro Febbo, Paolo Gatti, Carlo Masci, Giandonato Morra, Lorenzo Sospiri, Nicoletta Veri, Emilio Nasuti, Berardo Rabuffo, Luca Ricciuti, Daniela Stati, Lanfranco Venturoni, Giandonato Morra, Gianfranco Giuliante.

Questi devono solo vergognarsi di mangiare pane a tradimento.

Addirittura Mauro Febbo dice che e' meglio non parlare di petrolio in Abruzzo perche' non va bene per il turismo!! Della serie, facciamo finta di niente, cosi la gente se ne scorda. Ma crede che siamo scemi?

Me lo vedo a dire queste cose il suo tono saccente e pieno della spavalderia degli ignoranti e dei presuntuosi. Se non fosse che ricopre un ruolo importante e che il futuro dell'Abruzzo dipende anche da lui, ci sarebbe solo da ridere davanti a tanta stoltezza. Invece, incredibile ma vero, e' un uomo cosi' che ci governa, e che prende in giro l'intelligenza degli Abruzzesi.
......

Riassunto: Chiodi promette a parole. Toto vuole dichiarare la moratoria anticostituzionale. Febbo fa la legge insulto. Chiodi non fa ricorso contro la proposta di salvare l'Abruzzo. L'intero PDL esce dall'aula al momento del voto, in quello che avrebbe dovuto essere un passo piccolo ma concreto per salvare l'Abruzzo.

A questo punto e' chiarissimo, nella mia mente, che il nostro governatore Chiodi e tutta la giunta del PdL, VUOLE LE PETROLIZZAZIONE DELL'ABRUZZO.

Le parole se le porta il vento, i fatti restano.

Vergogna.
Leggi tutto

1 commento:

franc ha detto...

dobbiamo tutti mandare almeno un'e-mail ad ognuno di questi nostri politici e fargli sentire tutta la nostra indignazione e disprezzo per quello che hanno fatto.