venerdì 24 aprile 2009

Un simbolo del nostro tempo





Oggi abbiamo visitato il centro di elaborazione dati della Banca d'Italia.

La mia parte tecnica è rimasta a bocca aperta: cavi, fibra, reti, mainframe, potenza di calcolo, sistemi di controllo, disaster recovery, storage ....

Ma stare dentro il cuore tecnologico dell'economia mi ha fatto effetto anche da un altro punto di vista.

Passare attraverso un mainframe che costa di affitto 25€ al minuto (40 milioni di € ogni tre anni) ti colpisce, ma pensare ai milioni di euro che in quei pochi istanti scorrevano su quei circuiti colpisce molto di più.

Guardare le cartucce magnetiche in cui sono memorizzati centinaia di terabyte di dati fa impressione, ma pensare che quella piccola scatoletta rotta, che ci veniva mostrata come esempio, conteneva ancora traccia di migliaia di storie belle e brutte: i conti correnti con i risparmi di innumerevoli vite, i mutui per l'acquisto delle case, le pensioni, le fatture del dentista e dell'idraulico; ecco, pensare a questo mi stordiva.

Noi diamo un valore al denaro, è una delle certezze della nostra vita ma è una certezza che crollava di colpo vedendolo così immateriale, trasformato in un flusso infinito di zeri ed uni. Dietro il sipario della tecnologia intravedevo qualcosa di costruito sul nulla.

Con questi pensieri sono arrivato all'uscita dove, gentili, ci hanno fatto un regalo. Un regalo incredibile: alcune migliaia di euro ridotte ad un tronchetto di trucioli. Ce n'era per tutti, su un carrellino mezzo milione di euro in tronchetti.

Stasera non riesco a staccarmi da questo oggetto, lo guardo e lo riguardo, mi immagino cosa ci sia stato dietro a questi frammenti: stipendi, regali, elemosine, acquisti di ogni tipo e storie, storie, storie. Quante migliaia di mani hanno toccato queste banconote? Quanta gioia e quanto dolore, quanta fatica e quanto tempo dietro a questo denaro ora ridotto a nulla?

E' un simbolo del nostro tempo, ancora non riesco a comprenderlo appieno ma mi mette una profonda inquietudine.

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