lunedì 17 novembre 2008

Andiamo avanti tranquillamente

Mi guardo intorno e vedo tutti tranquilli, nessuno pare vedere la tempesta in arrivo. Anche io quasi non ci credo, dopo tanto tempo che prevedo una rovina tipo Argentina quasi quasi spero di sbagliarmi. Però mi torna sempre più spesso alla mente una canzone di De Gregori che dice:

signor mozzo io non vedo niente
è solo un po' di nebbia che annuncia il sole
.. andiamo avanti tranquillamente!

(per chi non conoscesse la canzone: la nave è il Titanic)

Su questo argomento avevo scritto un post citando abbondantemente un articolo tratto da www.lavoce.info:
La crisi dei mercati finanziari si trasferisce all'economia reale. Tra qualche mese inizieranno le vere e proprie riduzioni di personale e i primi a essere colpiti saranno i circa quattro milioni e mezzo di lavoratori precari. Per questo l'Italia ha urgente bisogno di introdurre un sussidio unico di disoccupazione, a cui si acceda indipendentemente dal tipo di contratto con cui si è stati assunti. Dove trovare le risorse? Sufficiente utilizzare i fondi destinati in via sperimentale alla detassazione degli straordinari, un provvedimento che invece diminuisce l'occupazione.
Potete leggere l'articolo completo qui.

Ma poi ho dovuto tagliare tutte le citazioni per non essere troppo lungo. Infatti, cercando una immagine adatta, ho trovato un intervento, scritto nel lontano mese di Aprile, che come il mio parla del Titanic e che voglio citare per intero perchè mi trova del tutto d'accordo:
La maggior parte delle persone non capisce nulla, ed è ignorante (spesso per scelta) come una campana: quelli non si possono salvare, ci si deve invece SALVARE DA LORO. Proprio gli ignoranti spesso trascinano le persone sapienti nella rovina, quando le ultime, spinte da una misericordia cattolico-sinistroide-buonista, cercano di salvarle. Nella vostra vita di tutti i giorni, identificate le persone probe con cui anche domani vorreste ritrovarvi, e fateci squadra... con quelli sì che potete discutere di cose importanti e magari darvi una mano per quel disastro che verrà. Che gli altri si fottano: noi dobbiamo solo sapere come e dove scappare, al momento giusto.

Tra le varie Cassandre mondiali, che si sono affannate negli ultimi anni a diffondere la consapevolezza della crisi in arrivo, questa è una posizione che comincia a farsi strada sempre di più. Malgrado i mille sforzi compiuti, pare che la gente voglia ostinatamente rimanere sorda, e continuare a perseguire il "diritto" allo spreco, al benessere, al consumo anche di fronte all'inevitabile catastrofe. Perchè, e proprio questo è il punto, tale atteggiamento ha reso la crisi inevitabile e oramai impossibile da prevenire.

Allora, l'unica cosa rimasta da fare è coalizzarsi con persone capaci e preparate, fare network, organizzarsi per salvarsi le penne non solo abbandonando i "sordi" al proprio destino, ma anche facendo in modo di tenersene alla larga quando, presi dal panico, daranno il colpo di grazia a ciò che rimane della società civile. Come sul Titanic, i mille disperati che si arrampicano sulla scialuppa rischiano di far affondare tutti.

Voi cosa ne pensate? Personalmente, credo che non smetterò di far sentire la mia voce fino all'ultimo istante: se non per buonismo, almeno perchè ogni consapevole in più sarà un problema in meno. Ma riesco a comprendere chi ha gettato la spugna e comincia a pensare a sé.

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