lunedì 3 novembre 2008

L'estate fredda dei morti

«È arrivato questa mattina il corpo di una bambina, che ne facciamo? Deve essere cremata», chiede in un'intercettazione il dipendente al titolare di un'azienda coinvolta in uno degli scandali più sconvolgenti. Risposta: «Mah... Niente cremazione, buttala via, nell'immondizia, tanto è poca roba»
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Eppure, per millenni, il rispetto per i morti è stato uno dei cardini della cultura umana. In Occidente come in Oriente.
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Per questo, oggi, è il caso di fermarsi un attimo a riflettere sul senso di queste cronache oscene che ci tolgono il sonno. E di domandarci se, in fondo in fondo, non sia tutto «normale», che una società che troppo spesso non rispetta i vivi non possa poi rispettare i morti. Quanto agli immondi mercanti che trattano le salme fottendosene della loro sacralità e del dolore che dilania le mogli, i mariti, i figli, c'è solo da sperare che (al di là della giustizia nei tribunali degli uomini) avessero ragione gli antichi greci. Secondo i quali i malvagi che non portavano rispetto a un defunto venivano per anni perseguitati dalla sua anima, fino a renderli pazzi.

Articolo completo: Lo scandalo delle false cremazioni - Ceneri di defunti mischiate insieme e corpi spariti. Una cinquantina le aziende controllate



Io vorrei trovare qualche buona notizia, ma non è per niente facile :-(


NOVEMBRE

Gemmea l'aria, il sole così chiaro
Che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro.
Senti nel cuore.

Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
Di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, cavo al piè sonante
sembra il terreno.

Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cadere fragile. È l'estate,
fredda, dei morti
.

(Giovanni Pascoli)

1 commento:

Alexei ha detto...

come gia detto.se non si rispettano i vivi non si puo pretendere rispetto verso i morti.