"Su internet manca una regolamentazione internazionale uniforme. Credo che al prossimo G8 si possa portare sul tavolo questa proposta" di riforma. silvio berlusconi visita il Polo tecnologico di Poste italiane all'Eur e propone per il G8 di cambiare le regole relative ad internet
"Porteremo sul tavolo del G8 -insiste- una proposta di regolamentazione di internet per tutto il mondo, visto che internet e' un forum aperto a tutto il mondo".(Fonte con approfondimenti)
Non credo che al G8 lo considereranno (Obama in testa) ma mi preoccupo per il tentativo che dovremo aspettarci in Italia e che è già iniziato!
Infatti in Italia internet è tecnicamente clandestina grazie ad una legge che, sotto l'aspetto tecnico e pratico, è in grado di chiudere la bocca di ogni libero cittadino che si dedica all’informazione amatoriale attraverso un proprio sito internet, prima sequestrandolo e dopo giudicandolo colpevole di stampa clandestina.
La classe politica italiana, di qualunque estrazione ideologica, tenta da anni di dare una definizione ad una realtà in continua evoluzione come la rete.
Solo nei mesi di ottobre e novembre 2008 sono stati presentati ben due diversi d.d.l. che introducano obblighi giuridici ed amministrativi nei confronti degli autori di siti internet che per ragioni di passione e comunicazione, si occupano di informazione non in modo professionale ma amatoriale.
Premesso che non si può scendere a compromessi (pena la perdita di libertà di pensiero e informazione) sui seguenti aspetti del web:
- internet è uno spazio universale, fatto da milioni di voci che creano confronto, imparzialità e pluralismo ed è, per sua natura, un luogo di libera circolazione delle idee;
- soltanto in rete è possibile trovare notizie indicazioni che altri mezzi di comunicazione censurano o semplicemente sorvolano;
- siti internet, forum blog e testate on line hanno rivoluzionato il modo di ricevere informazioni, sviluppando il senso critico in ciascun individuo;
- il WEB 2.0 ha creato le condizioni adatte per partecipare all’informazione interagendo con essa dando l’opportunità di veicolare le opinioni personali e che ogni aggiornamento apportato alle informazioni è, verosimilmente, all’insegna della trasparenza e della veridicità della notizia;
Non possiamo affidare solo alla classe politica il futuro dell’informazione (e quindi della Democrazia).
Un primo blogger: Carlo Ruta ha subito il sequestro e la chiusura del suo blog ed è stato condannato per stampa clandestina, sanzionato a causa di una normativa colpevolmente ambigua, forte con i deboli!
Domani potrebbe capitare a chiunque ed è quindi nostro preciso dovere intervenire in nome della prevenzione e della costruzione.
Internet è un bene libero di tutti. Un treno obbligato per la libera circolazione del pensiero e delle informazioni. Perdere questo treno potrebbe costarci molto più che un semplice sito o blog!
Per ulteriori informazioni
Vai al gruppo su FaceBook Contro il DDL anti-Blog presente alla Camera
Visita il sito ufficiale
Per questi motivi oggi questo piccolo blog si veste di nero e si unisce agli altri in una giornata di sciopero. A riguardo vedi il seguente servizio televisivo trasmesso da Neapolis il 2 dicembre 2008.
2 commenti:
ora stanno iniziando ad esagerare.Se lo faranno si metteranno contro un intera generazione.Il prossimo passo sara adottare il sistema di censura cinese? Mancano i chip sotto pelle e poi potranno farne a meno delle prigioni perche il mondo stesso sara una prigione.
Interessante commento sulla la proposta del caro Ministro Maroni a proposito degli indirizzi ip fissi
http://punto-informatico.it/2501675/PI/Commenti/ip-unico-farsa-dell-ip.aspx
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