giovedì 12 febbraio 2009

La Cina è vicina

I politici, tutti i politici, non amano che altri parlino di loro, che li osservino e si chiedano la ragione delle cose che fanno e che non fanno.
Ci vogliono ignoranti e quindi zitti, attaccati al tubicino catodico, con il cervello e la coscienza in stato vegetativo in grado soltanto di eseguire gli ordini senza farsi alcuna domanda.
Come cristiani nelle catacombe, i pochi pensanti rimasti si riuniscono in alcuni luoghi della grande ragnatela. Un pò di libertà e di intelligenza ancora resistono e si alimentano dentro internet.
Questo non va bene! Occorre trovare un rimedio.
Basterebbe un pretesto che, condito con paroloni legali e burocratici, permetta una piccola legge in grado di consegnare la rete nelle mani del governo. Un pretesto che possa sembrare accettabile alla maggioranza silenziosa di cerebrolesi che, grazie all'impegno dei governi degli anni passati, neppure sa cosa è internet. Un pretesto che possa essere ripetuto con finta convinzione dalla marionetta di turno.
Occorre però fare in fretta perchè qualcosa sta sfuggendo di mano.

Ecco quindi il senatore d'alia dell'UDC (attuale opposizione!) che propone un emendamento, approvato in Senato, che obbligherà i provider a oscurare siti, blog o social media come YouTube e Facebook su richiesta del ministero degli Interni per presunti reati di opinione, senza nessuna sentenza della magistratura. Cosa che, oggi, avviene solo in Cina, in una dittatura.


(intervista telefonica al senatore autore dell’emendamento sull’oscuramento dei siti Internet che contengano apologie di reato o istigazioni a delinquere)

Qui c'è il testo dell'emendamento. E qui un commento: "E sono quattro"

In poche parole se quel che io pubblico su questo mio blog non piace al ministero dell'interno (senza nessuna possibilità di contraddittorio da parte mia), allora parte una richiesta di oscuramento. La richiesta non è però indirizzata a google che mi ospita ma "ai fornitori di connettività alla rete internet" cioè a telecom, tiscali, tele2 ecc. ecc. Se i provider non riescono a far oscurare da google il mio blog in 24 ore non hanno altra scelta che oscurare l'intero servizio di blogger.com. Lo stesso vale ovviamente per Facebook o Youtube.

Un altro commento a questo delirio.

vai al gruppo su FaceBook Contro il DDL anti-Blog presente alla Camera

Ammazzablog.wordpress.com

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A quanto pare ai nostri politici tremano le gambe al solo pensiero di una possibile libertà d' opinione. Credo che un provvedimento del genere non riuscirà mai a vedere la luce. Da google si sono già espressi in merito (http://zambardino.blogautore.repubblica.it/2009/02/12/) e non credo che social media come YouTube o Facebook rimarranno a guardare.

Alexei ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=zfzFib23u8E