La riforma della legge elettorale per le elezioni Europee adottata (con voto di pdl e lega) dalla commissione Affari Costituzionali di Montecitorio è da oggi in aula a Montecitorio. Anche questa legge elettorale ha come fini quelli di accentrare sempre di più il potere nelle mani di pochissimi e di impedire sia ogni forma di ricambio (se non quello strettamente controllato e gestito dai vertici) che la presenza di qualche voce fuori dal coro. Il tutto ovviamente nel totale disprezzo per il parere degli elettori.
Ecco le novità:
- Sbarramento al 5% a livello nazionale
- Niente preferenze – Il testo prevede le liste bloccate. Non sarà quindi possibile per l'elettore esprimere le preferenze. Al posto dei contrassegni con le linee per l'indicazione della preferenza verranno adottati contrassegni ben visibili del diametro di tre centimetri. “Con le liste bloccate - spiega il relatore (calderisi - Pdl) - cambia la qualità degli eletti e in media ci saranno 7-8 candidati a circoscrizione”.
- Circoscrizioni elettorali - passano da 5 a 10 le circoscrizioni e saranno: Nord-Ovest (composta dalle regioni Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria); Lombardia; Nord-Est (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia); Emilia Romagna-Marche; Toscana e Umbria; Centro (Lazio, Abruzzo, Molise); Campania; Sud (Puglia, Basilicata, Calabria); Sicilia e Sardegna.
- Raccolta delle firme. Le liste dei candidati devono avere sottoscrizioni che vanno (a seconda del numero degli abitanti per circoscrizione) da 5 mila a 15 mila. Sono esentati solo i gruppi che abbiano un gruppo parlamentare in questa legislatura a Camera e Senato, chi abbia eletto almeno 10 parlamentari e chi abbia almeno tre europarlamentari (nell'attuale legge ne basta uno). Fanno eccezione le minoranze linguistiche.
- Spese elettorali: Le spese per la campagna elettorale di ciascun candidato non possono superare l’importo massimo derivante dalla somma della cifra fissa di 104.000 euro per ogni circoscrizione elettorale e della cifra ulteriore pari al prodotto di 0,02 euro per ogni cittadino residente nelle circoscrizioni elettorali nelle quali il candidato si presenta (per lazio-abruzzo-molise 5,5+1,3+0,3 = 7,1 milioni di abitanti fanno altri 142.000 euro).
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