mercoledì 15 ottobre 2008

Se non hanno il pane che si mangino il parmigiano

Ricordate il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali luca zaia che, a riguardo del formaggio grattugiato con topi morti, disse che la colpa in fondo era nostra perchè:
“Quando il consumatore va al supermercato deve scegliere prodotti locali e di stagione. E meno lavorata è la materia prima e meglio è”. E riferendosi al formaggio grattugiato: “Ormai la gente vuole tutto pronto e così rischia di prendere un prodotto scadente o non sicuro. La gente vuole le buste. Si è persa l’abitudine di prendere un bel pezzo di Grana e di grattugiarlo”.
(vedi a riguardo questo post)

Ebbene il formaggio deve essere una sua fissazione perchè ecco il suo nuovo progetto:
Centomila forme di Parmigiano reggiano e altrettante di Grana padano saranno ritirate dal mercato. Lo ha annunciato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia al termine dell'incontro con i Consorzi, spiegando che la misura, attuata attraverso l'Agea, è la prima di una serie a tutela del comparto, che versa in una profonda crisi.

"Le forme verranno acquistate a prezzi di mercato - ha spiegato Zaia - e saranno poi distribuite agli indigenti, sempre a prezzi di mercato, attraverso il canale delle onlus e delle associazioni di volontariato"

Questa bella idea mi ricorda la famosa soluzione che si dice sia stata suggerita da Maria Antonietta per mettere fine al problema della povertà e della fame che imperversavano a Parigi:
“Se non hanno pane che mangino brioche!”.
Con questa espressione, la regina di Francia firmava la sua condanna a morte e scatenava una vera e propria rivoluzione. In Italia questo probabilmente non accadrà perchè, facendo due conti, si può vedere come 200.000 forme per 15 milioni di persone in piena emergenza sociale (fonte) fa addirittura una forma ogni 75 persone.

Con tutto quel formaggio, chi vuoi che pensi alla rivoluzione!

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