---- Prima puntata (dopo una infinita serie di altri annunci, ultimatum, ripensamenti, accordi, rotture e chi più ne ha ne metta)
"Cai non presenterà l'offerta vincolante per Alitalia".
Salvo miracoli è il fallimento.
---- Seconda puntata
Ed ecco il miracolo! CAI, convocata da berlusconi, nonostante non ci siano state apparenti variazioni, ci ripensa e presenta l'offerta (giusto in tempo per i telegiornali).
E' bello sapere che ci sono ancora delle persone che quando prendono una decisione non hanno ripensamenti.
---- Terza puntata
Sono un cretino! E' tutta una sceneggiata: la corda al collo continuiamo ad avercela noi.
Ieri sera la CAI ha ottenuto "l'assicurazione che nessuno potrà chiedere indietro alla Cai i 300 milioni del famoso "prestito ponte" che il governo ha concesso alla compagnia di bandiera."
Insomma: il prestito (prestito!) ponte è diventato un altro regalo all'alitalia e quindi alla CAI pagato da noi. Per la precisione sono più di 5 euro ad italiano (neonati compresi).
Adesso, poichè non può esistere una compagnia aerea senza piloti, vedrete che si metteranno d'accordo, magari spostando una parte di questi 300 milioni di euro sul contratto dei piloti e degli assistenti recalcitranti.
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