giovedì 14 maggio 2009

Petrolio in Brianza (ma lì s'incazzano)


Casalbordino mare
Impianti di Santo Stefano
2012

La foto è di una ditta australiana attiva in Italia, con pozzi soprattutto in pianura padana. Questa ditta, con l'aiuto di Scajola, vuole scavare un pozzo in un parco naturale. Nessuna novità per l'Abruzzo, ma in questo caso siamo in Brianza e la notizia è che, dopo aver già resistito all'ENI, si sono arrabbiati tutti subito e si è scatenato in pochi giorni un putiferio che ha avuto eco anche a livello nazionale.

Si veda a riguardo qui e qui.

Da noi il solito torpore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande come sempre, Lorenzo!
Anch'io ho segnalato la nano buona notizia l'altro giorno sul blog di Montanari.
Già, lì s'incazzano anche perché per una volta un ministro leghista natio di quelle zone mette da parte il tornaconto economico e preferisce optare per la salvaguardia della sua terra. In Abruzzo purtroppo vedo che gli amministratori locali vendono volentieri l'anima, il c... e il territorio al miglior offerente. Servirebbe una Rivoluzione della gente, ma vera! Invece, elettroencefalogramma piatto (in fondo con tutto il gossip di cui dobbiamo occuparci, mica rimane il tempo per le quisquilie); mestizia.
A proposito, ma in questo week end sono previste manifestazioni conto il centro oli ad Ortona???

Ciao, un abbraccio forte.
hp

Lorenzo ha detto...

@ Nicoletta
In questo caso si tratta della povalley: http://www.povalley.com

Per quanto riguarda la struttura del capitale: http://www.povalley.com/s/Capital_Structure.asp
Questo caso mi sembra abbastanza buono perchè si capiscono almeno i nomi degli investitori, in altri ci si ferma a dei generici Hedge fund. La curiosità ce l'ho anche io, ma non ho i mezzi per scavare nella struttura sociale. Ho comunque l'impressione che siano 100 facce diverse dello stesso soggetto.